[AcLab] minimalismo: contromosse

Nuccio Cantelmi n.cantelmi a bluehat.it
Mer 16 Set 2009 09:26:43 BST


Ezu ha scritto:
> Ritengo che, almeno tecnologicamente parlando, la fattibilità
> dell'idea di Gnuccio ci sia.
>
> Credo che i punti cardini della strategia siano essenzialmente:
> interoperabilità, possibilità di lavorare off-line, impossibilità di
> accedere ai dati dell'utente (i contenuti) da parte del provider del
> servizio SAAS.
>
> I primi due credo siano sufficientemente facili da superare, esistono
> standard aperti e condivisi affinché i dati di un'applicazione SAAS
> possano essere condivise (sotto la supervisione dell'utente
> proprietario dei dati) tra diversi provider di applicazioni. Fosse
> anche soltanto un file xml o un mix - sullo stile ODF che consente di
> mixare file strutturati come immagini o video, insieme a file di dati
> xml per esempio in unico file compresso -. Per quanto riguarda la
> possibilità di lavorare off-line, ci sono tecnologie che permettono di
> farlo già oggi, come Google Gears. Certo non è la soluzione, visto che
> comunque è un codice chiuso, ma credo sia facilmente superabile se la
> comunità degli sviluppatori fosse interessata nello scrivere un proxy
> locale di sincronizzazione (perché tanto di quello si tratta).
>
> Resta l'ultimo punto, quella di avere i propri dati salvati nel cloud
> e la certezza che nessuno ci metta la mani dentro. Credo che a questo
> punto della Storia possiamo affermare senza sembrare dei seguaci di
> leggende della cospirazione, che i Governi non consentono che ciò
> avvenga. Ogni datastore del mondo dev'essere accessibile ai vari
> Governi in caso di indagini, lo abbiamo visto con Microsoft BitLocker,
> con Google con i log dei dati di ricerca degli utenti, senza arrivare
> ad echelon o altro. Insomma mi sembra piuttosto difficile che ciò
> possa avvenire.
>
> Tra l'altro, a me sembra che la sicurezza assoluta di un file criptato
> sia quella di avere una chiava asimmetrica unica, in mano all'utente
> con una pass-phrase sufficientemente lunga. Questo è l'unico modo per
> assicurare l'impossibilità per qualcuno di poter aprire il file se non
> al legittimo proprietario. Il problema è che, oltre al fatto che
> ognuno dovrebbe avere un software di crittazione di cui fidarsi
> ciecamente, ognuno dovrebbe avere un metodo di salvataggio delle
> proprie pass-phrase molto sicuro ed affidabile. Il rischio è quello di
> perdere i propri dati perché ci si è dimenticati la propria
> pass-phrase oppure perché il luogo adibito a raccoglierle è stato
> spazzato via da un terremoto/alluvione. Ma rispetto alla questione
> legale, credo che questa sia solo una questione tecnica, sicuramente
> superabile.
>
> Un osservatore sufficientemente tecnico mi potrebbe dire che il
> provider SaaS per offrire il servizio deve necessariamente avere
> accesso ai dati :D. Gli darei ragione, per cui credo che, a meno che
> non vediamo il provider SaaS solo come un hard-disk nel cloud o uno
> strumento di distribuzione di software per il client (magari anche
> solo un'applicazione web disconnessa) dove l'applicazione interagisce
> con i dati in chiaro, beh credo che il SaaS non abbia in nessun caso i
> requisiti necessari alla privacy di cui necessita il sistema di
> Gnuccio.
>
> ...a meno che... il provider non sia un'entità di cui i cittadini -
> gli utenti - decidono di avere fiducia, perché supportata da
> sufficienti rassicurazioni sulla affidabilità etica. E qui entra in
> gioco il public cloud... ma forse così vado off-topic.
>
> È mia opinione però che l'unico modo in cui le applicazioni possano
> davvero ritenersi affidabili, con l'accezione che ognuno di noi vuole
> dare alla parola (privacy, accesso indipendentemente dalla
> disponibilità di un collegamento o dalla affidabilità del server del
> provider, ecc.), è che vi sia un approccio di tipo client-server, che
> magari però non necessiti l'installazione, ma che comunque sia una via
> di mezzo tra ciò che erano le applicazioni client e quelle che sono le
> applicazioni web di oggi. In altre parole i cosiddetti SmarClient. Ciò
> anche per la potenza di cui sono dotati finanche i netbook di oggi. È
> uno spreco che sarebbe meglio usare a vantaggio degli utenti.
>
> Martino.
>
>   
Come al solito, Ezu, mi dai tanto su cui riflettere.... Eppure, 
ragionandoci sopra, un modo per salvare capra e cavoli si dovrà pure 
trovare...

Gnuccio

-- 
Nuccio Cantelmi AKA GNUccio
www.nucciocantelmi.it
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