[AcLab] il de profundis del fair use

Angelo Rosina angros47 a yahoo.it
Mer 16 Set 2009 12:41:20 BST


--- Mer 16/9/09, Davide <davide89v a riseup.net> ha scritto:


Bisogna evitare l'acquisto di prodotti ristretti dal DRM, idem per
quanto riguarda il TC (quest'ultimo è orrendo...)
La sera preferisco leggermi un bel libro sotto Creative Commons che
guardare un film sotto Copyright + DRM
Questo è scontato, ma non basta. Direi che contro il DRM esistono quattro possibili strategie:
 
1)Craccare la protezione: risolve il problema immediato, ma è illegale, e spesso viene visto come una "sfida" che incoraggia a sviluppare sistemi DRM più bastardi. Inoltre, mantiene la "dipendenza" dal contenuto protetto (windows si è diffuso anche grazie alle copie pirata), e può provocare la fine prematura dello sviluppo di un prodotto valido. Soprattutto, usando i crack ci si mette dalla parte del torto, e si dà una pessima impressione delle proprie idee: c' è gente che dice "a me il DRM non dà fastidio, se a te ne dà è perchè sei un pirata, se quelli come te pagassero invece di fare i furbi il prezzo sarebbe più basso...". Insomma, craccare il DRM non è una buona soluzione (e se poi riesci ad averla vinta il contenuto viene ritirato, così ti resta il crack, ma non sai su cosa usarlo)
 
2)Boicottaggio: rifiutarsi per principio di comprare/noleggiare/usare qualsiasi cosa che abbia il DRM. Non è così facile: non compri la musica, ma la comprano i tuoi amici al tuo posto, tu la ascolti insieme a loro, ed ottieni solo di fare la figura dello spilorcio. Non vuoi comprare software proprietario, ma dove lavori lo usano e sei costretto ad usarlo anche tu. Oppure "boicotti" un film che tanto non ti sarebbe interessato comunque (e che quindi non avresti pagato comunque). Inoltre, il boicottaggio funziona solo se una discreta percentuale dei potenziali clienti lo pratica, e come fare a convincere altra gente? Molti non sanno neanche cos' è il DRM, oppure ti dicono "impedisce di copiarlo? Tanto io ce l' ho originale", e non vedono il motivo di fare qualche sacrificio (tipo rinunciare al loro cantante preferito, o aspettare che lo diano per radio)
 
3)Azione politica: promuovere iniziative per la messa al bando delle tecnologie DRM, facendo osservare come ledano i diritti dei consumatori e non rispettino le norme sul diritto d' autore (dovrebbero scadere allo scadere del copyright). Abbiamo visto i risultati, mi astengo dal commentare.
 
4) Sviluppo di alternative free: per il software è possibile, e sta già avvenendo: io posso sostituire M$ Office con OpenOffice, e trovarmi altrettanto a mio agio. Per i contenuti multimediali la situazione è più difficile: come si può, ad esempio, proporre un' alternativa free ad un film di Harry Potter? Posso proporre altri film, ma non quello, nè uno con gli stessi personaggi (ed il pubblico desidera quello). Il successo di pubblico dipende in buona parte dalla pubblicità, dalla campagna di lancio, e dall' atmosfera attesa che viene creata artificialmente (spesso i film escono mesi dopo la loro realizzazione), ed è l' editore, non l' autore, che se ne occupa: e l' editore, che guadagna sulla distribuzione, non ha mai l' interesse a realizzare contenuti free, anche se l' autore fosse d' accordo..


      
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