[AcLab] R: esempi di profilazione occulta

[santec a riseup.net]

> A pensarci bene, la perdità di privacy è la conseguenza inevitabile della
> libertà di informazione e della circolazione dei dati.

Sono in parte d'accordo.

Da una parte infatti è vero che il programma segnalato da Nuccio (o
qualsiasi altro programma) può trovare solo informazioni che sono state
messe in rete. Stupirsi che qualcuno le trovi e magari, elaborandole,
ricavi ulteriori informazioni (xxx85 scrive che prende il tal farmaco +
xxx85 scrive che non mangia le torte = xxx85 ha il diabete) può quindi
apparire ingenuo: il programma si limita a "ragionare" su qualcosa che noi
abbiamo volontariamente reso pubblico.

Va però detto che il sistema - social network è qualcosa di inumano, di
profondamente diverso dal nostro naturale modo di ragionare. Se io scrivo
"A", non sono portato a pensare che un anno fa ho scritto "B" e che
rintracciando tale informazione risulta ovvio concludere che C. Se scorro
l'elenco dei miei contatti, non mi pare realistico pensare che un
programma possa capire che sono o che non sono gay. Un programma elabora
dati logicamente, ma il nostro cervello non è altrettanto logico (la
nostra logica è limitata, procediamo anche per intuito e associazioni di
idee, etc). Probabilmente ognuno di noi non ha idea di quante informazioni
possono essere ricavate leggendo ciò che scriviamo e ciò che carichiamo in
rete.

Una prima soluzione empirica a questo problema è... evitare di avere un
account su Facebook o simili.

Federico