[AcLab] R: altro fatto//myspace

Angelo Rosina angros47 a yahoo.it
Mer 30 Set 2009 08:32:24 BST


--- Mar 29/9/09, NW/315 <nw315 a cryptolab.net> ha scritto:


Salve a tutti, vi riporto brevemente un fatto  accaduto ad un amico e
collega musicista che utilizza myspace.
Premetto che utilizzare myspace per motivi di promozione musicale può
essere una cosa utile a mio parere.

Su myspace c'è la possibilità di "uppare" brani musicali sulla propria
pagina (profilo); fino a poco tempo fa era possibile ablitare l'opzione
"/permetti ad altri utenti di scaricare il brano/"; così facendo appunto
altri utenti potevano scaricare brani musicali.
Ora myspace ha deciso che questa opzione non è più utilizzabile se non a
pagamento, anche se al momento il servizio ancora non è attivo, lo sarà
a breve.

La cosa non mi sorprende affatto, considerando che myspace è di Murdoch; ricordo che Murdoch è stato il primo ad introdurre in italia il pay-per-view (con Stream), che intende reintrodurre le news a pagamento, e che vorrebbe richiedere il copyright per frasi di cinque parole.

Problema: la possibilità di scaricare i brani caricati nei loro sever
non viene data neppure al proprietario del brano. Se si vuole si
cancella il brano ma non è più possibile fare un download dello stesso,
neppure se se ne è autori.

Ora, chi compone musica con un software sa che dopo aver composto il
brano per poterlo ascoltare decentemente deve mixarlo ed editarlo, un
lavoro di una certa lunghezza; poi lo stesso brano deve essere
sottoposto ad un processo di rendering in un altro formato compatibile
con un lettore CD o Mp3, in pratica tutte le tracce vengono ridotte ad
un unica traccia audio dopo che i livelli ed i suoni son stati
calibrati. Come ho detto il lavoro può essere fastidiosamente lungo.

Immaginate di aver compresso tutte le tracce in un formato audio mp3 per
esempio,  di aver caricato i brani nella vostra pagina di myspace e
poi... di aver perso le vostre copie.
Bene, se volete averle dovrete rifare il lavoro tutto da capo perché non
c'è modo di convincere myspace a lasciarvene scaricare una copia.
Mi direte, peggio per chi se le perde le copie, ma sapete benissimo che
si tratta di cose che possono capitare.
Il massimo è se si perdono anche tutte le tracce audio create con il
software, in quel caso l'unica copia la avrebbe myspace!
 
 
La perdita dei dati online è un rischio reale, basta pensare al caso di Geocities; Yahoo, almeno, aveva avvisato con sei mesi di anticipo, ed aveva mandato una mail con quattro mesi di anticipo a tutti gli interessati (mi piacerebbe sapere se myspace ha fatto lo stesso, e nel caso quanto tempo ha dato agli utenti)
 
Oltre alla cancellazione, un rischio altrettanto grave è appunto la modifica delle condizioni: i termini di servizio prevedono appunto questa possibilità, purtroppo spesso e volentieri sono messi in modo da incoraggiare l' utente a cliccare su "accetto" senza neanche leggerli (in quel momento, l' utente non ha ancora caricato nulla, quindi di solito non si pone il problema)

Questo esempio era solo per contribuire a sfatare il pensiero di molti
(non mi riferisco a questa lista ma a chi magari leggesse qualcosa per
caso) che si basa sul fatto comodo di pensare che lasciando i propri
dati per aria e basta si sia al sicuro.
Oltre al fatto che non si è mai al sicuro quando i dati sono lasciati
nella sfera di custodia e controllo di altri, bisogna ricordarci che
anche una copia di back-up può andare persa o distrutta o cancellata per
sbaglio e che quindi è sempre meglio considerare i propri dati senza
dare mai per scontato che essi si trovano al sicuro.
 
I servizi di archiviazione online non sono affatto sicuri, come del resto non lo sono dischi e chiavette (che possono rompersi); la cosa interessante è che i rischi sono completamente diversi, e quindi usare entrambi i sistemi a scopo di backup può essere una precauzione utile.
 
Quando avevo preparato la mia tesi (che aveva richiesto mesi di lavoro) e dovevo consegnarla, ne avevo messo una copia sul portatile, una copia su una chiavetta, una copia sulla webmail di yahoo ed una copia su hotmail: in questo modo, anche nell' ipotesi peggiore ne avrei avuto una copia utilizzabile. Infatti, anche se senza accorgermene mi fossi avvicinato ad un forte campo elettromagnetico, in grado di mettere fuori uso portatile e chiavetta, avrei ancora avuto le versioni online, mentre se, per qualche improbabile guasto, l' accesso ad internet fosse diventato impossibile in tutta la città, avrei potuto usare le mie copie su portatile e chiave (le probabilità che si verificassero ENTRAMBI i problemi, con conseguente perdita di tutto, erano così basse da essere trascurabili)
 
Certo, così yahoo ed hotmail potevano vedere il mio lavoro, ma cosa se ne potevano fare? Il problema, a questo punto, diventa: di cosa ho paura? Se qualcosa va storto, preferisco perdere i dati, o preferisco che cadano nelle mani sbagliate?
 
Per quanto riguarda la tesi (o qualsiasi altro lavoro che non contenga informazioni riservate), il rischio maggiore è quello di perdere i dati (occorrerebbe parecchio tempo per ricostruirli), quindi conviene farne più copie, online ed offline. Se però i dati che ho fossero, ad esempio, un elenco di tutti i pazienti di un ospedale con una determinata malattia, il problema cambia: se i dati vengono distrutti, ricostruirli richiede al massimo un paio di giorni, ma se quei dati finiscono in mano ad un malintenzionato, potrebbero causare danni enormi: perciò, se è necessario lavorare con dati del genere, è meglio averne una sola copia, criptata, e tenerla in un luogo che possa essere sorvegliato.

Sinceramente, se io dovessi rifare da capo un lavoro di editing di un
brano di 60/70 tracce perché myspace non mi da la possibilità di
scaricarlo dalla mia pagina mi girerebbero davvero.
In tutti questi anni myspace ha collezionato sui propri server un
quantitativo di tracce audio pauroso; ora tra breve, metterà su un
servizio di download a pagamento e sicuramente le condizioni saranno
differenti a seconda che i brani appartengano a musicisti famosi o meno.
Ma anche se le percentuali di dividendi fossero uguali a prescindere
dalla fama dell'artista.... se solo myspace prendesse 1 cent per ogni
brano posseduto/storato.... c'è solo da spaventarsi.

 
Se gli utenti avessero inserito i loro brani con una licenza tipo "creative commons-non commerciale" questo non sarebbe stato possibile. Purtroppo spesso e volentieri gli utenti non hanno molto chiaro il concetto di licenza, e questi servizi sorvolano sull' argomento, invitandoti a caricare i dati senza specificare le condizioni (o specificandole con clausole microscopiche, che nessuno legge).
 
Per quanto ne so, l' unica eccezione è wikipedia (e la sua "parente" wikia), dove se vuoi caricare un contenuto (ad esempio una foto) ti viene in primo luogo chiesto come l' hai realizzata, poi ti vengono proposte diverse licenze possibili (pubblico dominio, GPLDoc, le varie Creative Commons ecc..), suggerendo quella più appropriata.
 
SourceForge, per il software, si comporta in modo analogo (ma, del resto, è rivolto ad utenti che dovrebbero conoscere meglio i vari aspetti del problema).
 
 

Termino con una domanda: chissà quanti credono che avere un brano sullo
space sia come averlo a casa... anche perché...la feature "/permetti ad
altri utenti di scaricare il brano/" è ancora li, cliccabile, solo che
non è attiva :)

Spero di non avervi tediato troppo.

Salute!

nw

 
 
bye



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