[AcLab] R: salute o controllo?

Angelo Rosina angros47 a yahoo.it
Gio 26 Ago 2010 21:10:25 UTC


> > Attualmente, i microchip impiantati sottopelle si
> usano negli animali
> > domestici (in particolare nei cani); hanno rimpiazzato
> il tatuaggio,
> che,
> > alcuni anni fa, era il sistema standard per
> identificare un cane
> smarrito
> > (e per stabilire, quindi, se era stato vaccinato, di
> chi era e così
> via).
> > 
> > Il microchip ha lo stesso ruolo del tatuaggio.
> 
> si, ma con una differenza (in peggio) sostanziale: il
> tatuaggio è
> "analogico" il chip è "digitale"... 
> e da ciò seguono purtroppo tutta una serie di
> temibilissime implicazioni
> "pratiche"
> 
> questo significa che da un tatuaggio è comunque difficile
> poter risalire
> in tempo reale a chi lo porta (a meno che tutti siano
> obbligati a portare
> un id univoco tatuato in bella vista sulla fronte, chi ha
> un tatuaggio può
> sempre nasconderlo a chi "osserva", e se anche il tatuaggio
> è in vista,
> resta difficile identificare chi lo porta: si può
> fotografare il tatuaggio
> e poi magari confrontarlo in un secondo momento con un db
> di tatuaggi... in
> ogni caso la cosa non è velocissima e difficilmente
> l'identificazione può
> essere sicuramente univoca)


Se
 il tatuaggio è visibile, l'identificazione può essere istantanea: una 
telecamera dotata di sistema OCR, oppure, più semplicemente, un lettore 
di codice a barre, basterebbe allo scopo (pensa ai sistemi usati negli 
aeroporti per smistare automaticamente il bagaglio: una semplice 
etichetta è sufficiente)

Una telecamera con impianto OCR può fare
 la stessa cosa (pensa ai sistemi di videosorveglianza in grado di 
riconoscere le targhe automobilistiche).

A ben vedere, per questo
 non servirebbe nemmeno il tatuaggio: un sistema di riconoscimento 
facciale può già fare molto: basti pensare a quello che può fare un 
programma come iPhoto o piCasa, e pensare a cosa potrebbe fare su un 
mainframe.... e le nostre foto spesso sono disponibili pubblicamente in 
rete!




> 
> significa che, anche se il chip non si vede, non lo si può
> nascondere
> facilmente... e basta uno scanner (e possiamo immaginare un
> mondo dove,
> ovviamente nell'interesse della nostra stessa sicurezza, vi
> sia uno scanner
> o magari una rete satellitare che copre ogni punto sulla
> terra o sul mare)
> perché chi "osserva" possa sapere in tempo reale (potenza
> della rete e
> delle telecomunicazioni) e con certezza chi c'è in ogni
> momento e in ogni
> luogo...


Una
 rete satellitare non funzionerebbe: ricordati che i chip RFID non hanno
 batteria, sono attivati da un segnale esterno (in pratica, la corrente 
necessaria alla loro alimentazione arriva dall'antenna stessa, per 
induzione), e quindi la sonda deve essere molto vicina, altrimenti la 
dispersione sarebbe tale che al chip non arriverebbe abbastanza energia 
per funzionare. E non sarebbe pratico dotare il chip di una batteria 
(come se fosse un pacemaker)



> 
> cerco di spiegarmi con un esempio: un gruppo di persone
> passa davanti ad
> un teatro dove si tiene un evento, poniamo una
> presentazione per raccolta
> fondi per emergency, alcuni tirano dritti, altri si
> informano, altri ancora
> entrano... un altro gruppo di persone "osserva" i
> partecipanti
> all'evento...
> 
> immagunate dei gruppi di persone che entrano o escono da un
> aeroporto o da
> una stazione, immaginate i tornelli della metro o dei
> supermarket o dello
> stadio, immaginate l'ingresso di una fabbrica, immaginate
> l'ingresso ad un
> teatro dove si tiene un evento politico, immaginate un
> raduno culturale o
> musicale, immaginate una manifestazione di protesta,
> immaginate una
> spiaggia di nudisti, immaginate un locale lgt, immaginate
> un raduno
> religioso, immaginate un'assemblea di associazioni,
> immaginate un'assemblea
> scolastica o all'università... ecc. ecc.
> 
> immaginate, soprattutto per chi li "osserva", le differenze
> tra gruppi di
> persone tatuate e persone impiantate 
> 
> 
> > Il punto è... qual era il governo che aveva avuto
> l'idea di identificare
> > le persone tatuando un numero sulla pelle?
> 
> già... ed il chip sottopelle è molto peggio... 
> e la questione non è tanto legata al/ai governo/i ma (come
> anche 50 anni
> fa) ad un ordine "mondiale" più alto...
> 
> 
> altro che salute!
> siamo ormai a livelli di biopotere/biocontrollo che orwell
> fa quasi
> sorridere di tenerezza... 
> c'è da essere molto molto molto preoccupati


Per quanto riguarda i chip sottopelle, fortunatamente c'è un ostacolo 
pratico: per molte malattie, per la diagnosi è necessario effettuare una
 risonanza magnetica: e la risonanza magnetica non si può fare, se ci 
sono frammenti di ferro nel corpo (uno dei motivi per cui le protesi 
moderne si fanno in titanio e non in ferro è questo). Chi è stato 
colpito con proiettili, o schegge di ferro (ad esempio in un incidente) 
non può fare la risonanza. Con un chip sottopelle (che potrebbe venir 
spostato dal campo magnetico), analogamente, la risonanza non è 
fattibile.
E vista l'importanza della risonanza magnetica come esame 
diagnostico , non credo proprio che accetteranno facilmente di 
compromettere la possibilità di fare tale esame.


Comunque, anche se non hai un chip RFID sotto la tua pelle, sei sicuro di non averlo nei tuoi vestiti? Spesso li mettono, per evitare i taccheggi nei negozi. E non li mettono solo nei vestiti, ma anche in oggetti apparentemente insospettabili, come libri o riviste.

Io alcuni mesi fa ne avevo trovato uno all'interno di una copia di "Domenica Quiz"; all'interno della rivista, era appiccicata una etichetta: staccandola, avevo trovato sotto di essa un congegno simile a questo:

http://www.bitflow.it/images/rfid-tag.jpg

Nota come la maggior parte del dispositivo sia costituito dall'antenna (quella pista metallica che fa cinque giri lungo il bordo).

Bye!





      



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