[AcLab] i-privacy...

santec a riseup.net santec a riseup.net
Lun 20 Dic 2010 15:30:18 UTC


> se anche il wsj parla di queste cose, la relatà probabilmente è molto
> peggiore...
>
> IPhone and Android Apps Breach Privacy - WSJ.com
> http://online.wsj.com/article/SB10001424052748704694004576020083703574602.html?mod=googlenews_wsj
>
> It's Nearly Impossible to Stop Apps From Transmitting Data - WSJ.com
> http://online.wsj.com/article/SB10001424052748703929404576022140902538236.html

Per i gestori delle reti il cellulare è probabilmente il mezzo più comodo
per fare indagini di mercato. Anche se non consideriamo quello che diciamo
al telefono (perchè molti sono convinti di non essere ascoltati e, per
quanto io sia convinto del contrario, ovviamente non ho argomenti da
portare se non alcune considerazioni logiche) - rimane il fatto che il
gestore ha in ogni istante la triangolazione del tuo segnale e, nelle zone
in cui vi sono più ripetitori (città) il margine di errore è di pochi
metri, mentre nelle zone dove il segnale è quasi assente il margine
d'errore è comunque di 50 mentri.

Per lo stato è uno strumento altrettanto prezioso. Rimanendo nell'ipotesi
che il gestore delle reti fornisca intercettazioni e tabulati solo quando
gli viene mostrato un mandato, bisogna tener presente che viviamo nello
stato in cui - in proporzione al numero di abitanti - vi sono più
intercettazioni. L'allarme non è stato lanciato da una frangia delle
brigate rosse, ma dalla Tim che già qualche anno fa si lamentava di non
essere attrezzata a intercettare così tante comunicazioni (quindi
figuratevi un po').
In più già anni fa fu dimostrato da un'indagine empirica che chi gestisce
servizi di hosting rimuove gli accaount semplicemente su richiesta di
presunti possessori di copyright su materiale (testi, immagini, musica)
ospitato in tali account. I più "duri" lo hanno rimosso dietro minaccia di
causa legale. Nessuno, in quell'indagine, verificò l'identità di chi
sosteneva di possedere i copyright o chiese le prove di tali copyright.
In una tale situazione, penso di non avere nessun motivo razionale per
credere che i gestori delle reti telefoniche, nel loro campo, si
comportino direttamente. Tanto più che, se la Tim dà i tabulati a un Pm e
quel Pm non ha il mandato per ottenerli, a meno che poi non li utilizzi in
tribunale nessuno verrà mai a saperlo.

Dicevo quindi che il cellulare è uno strumento di conoscenza
ineguagliabile per chi ha bisogno (o comunque vuole) conoscere le
abitudini dei cittadini o di alcuni di essi. Chiaramente, nel momento in
cui il cellulare monta un sistema operativo come Android, si apre ai
produttori di applicazioni. E allora come pensare che costoro non vogliano
mettere le mani su informazioni che fino a ieri avevano solo lo stato e i
gestori delle reti?

Ma perchè la cosa infastidisce il Wall Street Journal? Boh... forse le app
per cellulari diventano uno strumento di spionaggio industriale troppo
facilmente accessibile e questo infastidisce chi lavora nel campo dello
spionaggio industriale, settore fondamentale per chi guadagna indovinando
come andrà la tale azienda nel prossimo trimestre finanziario.


> On the Web, Children Face Intensive Tracking - WSJ.com
> http://online.wsj.com/article/SB10001424052748703904304575497903523187146.html

Sarebbe interessante capire perchè.
Forse tenere d'occhio i siti dedicati ai bambini (che siano usati dai
bambini stessi oppure dai genitori) è il modo più pratico di ottenere
informazioni sull'intera famiglia. E' la nuova offerta: paghi 1 spii 4
hehehee.


santec





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