[AcLab] do not track

santec a riseup.net santec a riseup.net
Gio 30 Dic 2010 11:24:19 UTC


Mentre negli USA qualcuno propone una legge per rendere obbligatoria, da
parte dei browser, un'opzione che impedisca il tracciamento degli utenti
(a quando la legge che imporrà i motori a curvatura sulle macchine?), i
capoccia di Mozilla sfoggiano le loro inaspettate qualità di attori. I tre
atti del Mozilla Web Dramma sono stati fantastici:

* Hanno inserito la geolocalizzazione fingendo di farlo per amore degli
utenti, stando ben attenti però che un utente non esperto non potesse
disabilitarla (non tutti vanno in about:config per modificare le variabili
di ambiente).
* Hanno finto di anticipare i tempi, proclamando (mentre estraevano la
spada dalla roccia con la luce che li illuminava dall'alto) che avrebbero
volontariamente inserito un'opzione "do not track".
* Ora fingono, affranti, di aver capito dopo approfondite indagini che non
è possibile inserire un "do not track".

Premessa. Ogni singola azione che l'utente medio compie sul web è
monitorata da Google. Google è il principale finanziatore di Mozilla. Ma
non abbiamo alcuna prova che 1+1 faccia 2.

Detto questo, perchè non sarebbe possibile implementare il "do not track"?
La spiegazione non è tecnica - infatti esiste già un insieme di estensioni
che, combinate tra loro, fanno probabilmente molto più di quel che Firefox
sarà mai disposto a fare.

Tristan Nitot, presidente di Mozilla Europe, al suo esordio a Broadway
(pardon, in un'intervista con uno di quei siti che riportano tutto quello
che gli dicono e non si sono mai permessi di fare una domanda) ci informa
che l'implementazione della dnt peggiorerebbe l'"esperienza utente".
Influenzerebbe il modo in cui le pagine vengono caricate.

Se in questi tempi di informazione globale esistessero ancora - non dico
dei giornalisti, ma almeno qualcuno in grado di formulare una domanda -
forse Nitot avrebbe dovuto dirci che cosa significhi questo criptico
slogan concepito dal suo consulente d'immagine, ma così non è, e allora
tiriamo un po' a indovinare (tanto poco cambia: certa gente, anche quando
è obbligata a rispondere, riesce sempre a non dire la verità).

Alcuni siti si rifiutano di funzionare se non gli dai la possibilità di
spiarti. Ad esempio se non gli dici da quale sito arrivi (header http
referrer) ti mostrano una pagina di errore.

Alcuni siti (Google in testa) ti danno quello che vuoi prima che tu glielo
chieda, oppure te lo danno anche se gliel'hai chiesto male, infatti sanno
già chi sei e di cosa hai bisogno. E' esattamente questo lo scopo del
tracking, se non lo sapessero significa che non funziona.

Ma la cosa grave non sono tanto le patetiche scuse che Mozilla inventa per
compiacere Google - quelle fanno parte del gioco. La cosa grave è che
nessuno si sia arrabbiato dicendo: "avrete pure ragione ma chi se ne
frega, lo voglio decidere io quanto è importante la mia privacy!". Invece
no. Questo è il web 3.0: tante persone così felici di guardare uno schermo
cambiare colore che non sentono nemmeno più il bisogno di farsi
un'opinione.

f.




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