[AcLab] Scroogle è leale?

Ezu ezules a gmail.com
Gio 7 Gen 2010 15:42:34 UTC


NW/315 scrive:

> Il tuo discorso è sicuramente coerente e merita considerazione.
> Io sono maggiormente convinto che sia più semplice utilizzare degli
> accorgimenti, più o meno validi, per proteggersi.
> Falle a parte, quelle sono destinate ad essere scoperte sempre ed ovunque.
>
> Salute
>

Per quanto io possa condividere il tuo punto di vista, circa la
necessità e possibilità di proteggersi, credo però che ciò valga
esclusivamente per una élite - coloro che conoscono i meccanismi -,
mentre la quasi totalità degli utenti 'ignoranti' - nel senso che
ignorano sia i meccanismi e non si chiedono come faccia Google ad
offrire gratuitamente i propri servizi - è vittima inconsapevole del
modo in cui i dati vengono trattati e gestiti dalle aziende e dagli
Stati.

Tra l'altro affinché i servizi di anonimizzazione - scusate il termine
- possano funzionare, è necessario che siano usati da poche persone,
altrimenti verrebbero soppressi dagli Stati. Inoltre si rischierebbe,
se una crescente fetta d'utenti naviga in modo anonimo, che le lobby
della pubblicità spingano i vari Governi a legiferare in materia - un
po' come per i diritti d'autore -. Non so se sia il risultato che
auspichiamo.

A rischio di sembrare ripetitivo e petulante: secondo me la strada
dev'essere un'altra.

Credo che solo un forte movimento d'opinione, la élite di cui sopra,
che spinga le aziende - google, microsoft, yahoo e chi più ne ha più
ne metta - a rendere più trasparenti le proprie pratiche sulla privacy
ed il logging possa dare risultati tangibili e per tutti. Credo che
questi movimenti abbiano già raggiunto risultati concreti, seppure di
piccola entità. Di certo rendono le aziende più sensibili agli
argomenti della privacy, del DRM ed i creative commons.

Martino.



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