[AcLab] Profilazione: un'occhiata ai pro e ai contro

Angelo Rosina angros47 a yahoo.it
Ven 29 Gen 2010 12:24:35 UTC


> Non ho capito qui la questione, ma se i dati non permettono
> di
> identificare l'utente a mio modo di vedere è giusto che
> diventassero
> pubblici, in fondo nessuno mi può identificare e sono dati
> che appunto
> come si è evidenziato possono portare grandi benifici se
> analizzati da
> chi di dovere.

La questione è spiegata nell'articolo 11 del codice deontologico professionale: 

"Il medico è tenuto al rispetto della riservatezza nel trattamento dei dati personali del paziente e particolarmente dei dati sensibili inerenti la salute e la vita sessuale. Il medico acquisisce la titolarità del trattamento dei dati sensibili nei casi previsti dalla legge, previo consenso del paziente o di chi ne esercita la tutela. Nelle pubblicazioni scientifiche di dati clinici o di osservazioni relative a singole persone, il medico deve assicurare la non identificabilità delle stesse. Il consenso specifico del paziente vale per ogni ulteriore trattamento dei dati medesimi, ma solo nei limiti, nelle forme e con le deroghe stabilite dalla legge. Il medico non può collaborare alla costituzione di banche di dati sanitari, ove non esistano garanzie di tutela della riservatezza, della sicurezza e della vita privata della persona."

Per il testo completo: http://www.ordinemedici.al.it/codice.htm



      



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