[AcLab] I rischi del cloud

[NW/315]

Angelo Rosina ha scritto:
>> Si la cosa ancora piu preoccupante è che gli iscritti
>> vengono invitati a
>> spostare tutti i dati importanti, comprese le email.
>> La domanda che sorge spontanea è: cosa accade a tutti i
>> dati?
>> Perché trasferire mica vuol dire cancellare da un server
>> per caricare su
>> un altro..
>> Ma è un vecchio problema.
>>
>> Salute//nW
>>     
>
> A me era capitato, andando ad aprire un conto in banca (in una banca dove da bambino avevo avuto quei mini-conti correnti con agevolazioni per minorenni, anni prima), che appena ho fornito i miei dati abbiano tirato fuori la mia vecchia scheda (con il mio vecchio indirizzo e numero di telefono), di un conto chiuso anni prima. La cosa è stata un tantino inquietante...
>
> Il fatto è che in determinate circostanze la disponibilità di un profilo può fare la differenza tra la vita e la morte; immaginate la vittima di un incidente stradale, che viene portata in ospedale priva di sensi: il medico che la cura può avere in pochi minuti (se quella persona è già stata in quell'ospedale) una scheda dove è indicato gruppo sanguigno, eventuali allergie, pregressi interventi chirurgici, anomalie anatomiche (per fare un esempio estremo: io avevo visto una persona con "situs viscerum inversus", vale a dire con tutti gli organi interni disposti in modo speculare: cuore a destra, fegato a sinistra.... è essenziale che il medico lo sappia, altrimenti cercherebbe la milza dove invece c'è il fegato; e se il paziente è svenuto non può avvisarlo).
> Capite che, in un reparto di pronto soccorso, con un paziente in pericolo di vita, poter disporre subito delle informazioni necessarie è essenziale: il punto è che devono esistere delle regole precise, per stabilire come e quando usare tali informazioni.
>
>
>
>       
>
> _______________________________________________
> AcLab
> http://aclab.indivia.net
> AcLab mailing list
> AcLab a lists.aktivix.org
> https://lists.aktivix.org/mailman/listinfo/aclab
>   
Assolutamente un esempio che vale a dimostrare che raccogliere
informazioni per fini diciamo "onesti e lodevoli" o nobili che dir si
voglia, può risultare utilissimo.
Come Angelo fa notare, la cosa importante è sicuramente la conservazione
e la custodia di questi dati, ma soprattutto le modalità di utilizzo
degli stessi sono fondamentali.
Chiaro che se un ospedale desse le informazioni private di un paziente
ad una farmacia online sarebbe assolutamente sgradevole oltre che illegale.
Chissà però perché, mentre il fornire informazioni mediche altrui appare
immorale ed ingiusto, e lo sarebbe anche in assenza di una legge ad hoc
che lo vieta, per motivi legati al buon senso, sembra invece che il
trading di informazioni sensibili di altro tipo non comporti reazioni
nella pubblica opinione.

Un altro esempio è dato dalla georeferenziazione molto in voga
ultimamente, se ci pensiamo, avere la possibilità di utilizzare una
tecnologia per trovare qualcuno che si è perso, o una macchina rubata, o
ancora qualcuno che corre un rischio mortale se non viene soccorso, non
sarebbe di per se inutile, anzi.
Il problema come giustamente sottolineato da Angelo è la gestione di
questa tecnologia, il come ed il quando utilizzare le informazioni che
da essa derivano.

Tornando al perché invece la pubblica opinione non combatte la
proliferazione selvaggia di informazioni sensibili, mi viene da pensare
che tutta la tecnologia disponibile anche solo quella di moda e non
indispensabile, si basa sostanzialmente sullo scambio di informazioni.
Una per tutte la tecnologia della comunicazione mobile.

C'è sicuramente molto da dire e su cui discutere.
Il CC inevitabilmente si inserisce guadagnando una posizione sempre piu
forte in tutto questo.
Non credo che il Cc si possa fermare del tutto, l'ho detto tante volte
in diversi contesti. Forse si può creare una consapevolezza in chi lo
utilizza o deve utilizzarlo per forza.

Un saluto//NW




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