[AcLab] R: google sharing

santec a riseup.net santec a riseup.net
Ven 19 Nov 2010 20:18:01 UTC


Rimando in lista

> Hai fatto apposta a rispondermi personalmente o è stato un errore? Se non
> hai fatto apposta posso rigirare la tua mail e questa mia risposta in
> lista. Fammi sapere...
>
>
>> --- Gio 18/11/10, santec a riseup.net <santec a riseup.net> ha scritto:
>>
>> Il concetto è abbastanza discutibile: una licenza libera, in realtà, non
>> deve necessariamente includere anche la "clausola virale". Licenze come
>> la
>
> Il copyleft ("clausola virale") è un problema secondario. Io sono
> d'accordo col suo utilizzo, ma non è questo il problema, perchè se Yaci
> avesse usato la BSD avrei fatto lo stesso discorso.
>
>
>> FreeBSD sono assolutamente libere, ma non impediscono nemmeno di
>> rilasciare una variante dello stesso programma con licenza proprietaria.
>
> Che licenza usa? Per quanto ne so io, la licenza BSD (quella "classica",
> con o senza advertisement clause) richiede che il codice coperto da tale
> licenza sia distribuito con la stessa licenza, semmai non ti impedisce di
> aggiungere funzionalità senza distribuirne i sorgenti. Io non sono molto
> d'accordo, ma rispetto questa scelta e non mi sognerei mai di dire che la
> BSD non è una licenza libera.
>
> Il problema è che, come nell'esempio che ho fatto sulla GPL, se tu scrivi
> un forum con licenza BSD essa garantirà le "4 libertà del software" a chi
> lo installa sul suo server, ma non garantirà assolutamente nessuna libertà
> a chi USA il forum. Non è questione di copyleft. E' che io non ho il
> diritto di sapere cosa fa e come lo fa un software GPL/BSD/MPL/Apache/etc
> se lo utilizzo attraverso la rete.
>
>
>> In questo modo, siamo tutti contenti: tu hai il programma libero, nella
>> versione più aggiornata, e puoi anche forkarlo, nel caso in cui le mie
>> scelte non ti piacessero; io posso continuare lo sviluppo, e mi guadagno
>> anche un po' di soldi; e l'utente che voleva usarlo per sviluppare
>
> Niente da ridire, tranne che secondo me se tu invece di vendere una
> versione proprietaria del programma vendessi il supporto tecnico io sarei
> più contento e tu avresti più soldi! :)
>
> Ma oggi non sono certo queste le minacce alla libertà...
>
>
>> Per quanto ne so, il linguaggio di programmazione kbasic usa una
>> soluzione
>> simile.
>
> Anche MySQL e SQLite
>
>
>> La domanda, quindi, è: se adesso io mi metto ad usare Yacy, usufruisco
>> delle quattro libertà? La risposta è: sì, finchè per farlo io mi scarico
>> il programma sul mio computer, e lo uso lì.
>
> Secondo me no: se io trovo un modo per tracciare tutte le tue richieste
> (forse teoricamente è impossibile, ma si è detto lo stesso di tanti
> algoritmi in passato...) posso modificare il mio Yaci, tu ti connetterai
> ad esso effettuando delle richieste e non saprai cosa sta facendo il
> software che IO ho installato ma che TU stai usando attraverso la rete.
> Non mi illudo che con la GNU AGPL questo non sia possibile, ma se non
> altro la licenza ti dice chiaramente di non farlo.
>
>
>> In realtà, un software libero non richiede necessariamente un modello di
>> sviluppo aperto. L'unico requisito è che, per ogni build che viene
>
> Questo se ragioniamo in termini di licenza, ma come hai scritto tu è un
> po' limitante. Io non mi ritrovo nelle definizioni di Stallman, mi
> interessa lo spirito con cui vengono fatte le cose. MariaDB ha un progetto
> su Launchpad, anzi in realtà ne ha molti. Posso sapere quali bug ci sono,
> quali stanno correggendo, cosa stanno sviluppando, in che modo, il perchè
> di certe scelte, dire la mia (ovviamente possono non ascoltarmi e
> cancellarmi dalla lista se dico idiozie, ci mancherebbe altro), sviluppare
> un bug fix e proporlo. Firefox non ha un progetto su una forge pubblica,
> la licenza è libera, ma poi (tanto per fare un esempio) mi piazzano lì la
> geolocazione e l'unico modo per disattivarla è modificare due variabili in
> about:config, cosa che ovviamente pochi utenti si fidano a fare. A parte
> questo, posso dire che in generale non so cosa stanno facendo, ci sono
> diverse cose che io e molti altri riteniamo criticabili, ma le scopriamo
> solo dopo che queste feature sono già state pubblicate in una versione
> pubblica del software. E' software libero? Si. E' Open Source? Si. Mi deve
> piacere solo per questo motivo? No, se non apprezzo il software in sè e le
> scelte che vengono fatte da chi lo gestisce. Per questo ritengo
> fondamentale poter avere un'idea di cosa conterrà la prossima versione dei
> software che uso prima che tale versione esca.
>
>
>> pubblicata, sia pubblicato anche il sorgente corrispondente. C'è chi
>
> Ti correggo, se tu sei proprietario di tutto il codice puoi farne quello
> che vuoi. Solo se il software contiene parti scritte da altri, e loro ne
> sono tuttora proprietari, hai anche tu l'obbligo di rispettarne la
> licenza.
>
> E questo ci porta a un'altra cosa che non mi fa apprezzare un software
> libero, con buona pace di Stallman: i "contributors" non devono firmare
> una liberatoria in cui cedono la proprietà del codice al proprietario del
> progetto. MySQL ha fatto firmare questa clausola per anni. Ora le librerie
> sviluppate con tanto ardore da sostenitori del software libero potranno
> essere felicemente integrate in Oracle, che loro stessi odiavano con tutto
> il cuore.
>
>
>> Personalmente, ho sviluppato un paio di programmi (ora sono su
>> sourceforge), entrambi liberi, ma non pubblicato tutte le versioni
>> intermedie, anche perchè mi è capitato molte volte di fare qualche
>> modifica e poi, dopo qualche giorno, di accorgermi che non andava bene e
>> tornare alla versione originale: pubblicare tutto mi avrebbe richiesto
>> troppo tempo, e avrebbe comportato più problemi che altro.
>
> E avrebbe reso più difficile seguire gli sviluppi dei tuoi progetti :)
>
>
>> Perciò, posso anche capire le scelte dei progettisti di yacy: un
>> programma
>> come yacy richiede che esistano tanti peer in circolazione, tutti in
>> grado
>> di usare gli stessi protocolli. La diffusione di un numero eccessivo di
>> copie in versione alpha, con funzioni sperimentali e piene di bug,
>> rischierebbe di creare malfunzionamenti sull'intera rete.
>
> Il rischio che dici è reale, ma d'altra parte per scoprire i bug bisogna
> rilasciare delle versioni alpha. Un compromesso potrebbe essere quello di
> rilasciare solo i sorgenti delle versioni Alpha, in modo che a testarle
> sarebbero in pochi, e quei pochi sarebbero in grado di contribuire meglio
> all'identificazione/correzione dei bug.
>
>
>> La lentezza è, effettivamente, un problema. Dipende in parte dal fatto
>> che
>> il programma è in Java (che, notoriamente, non è velocissimo), ma
>
> Argh!
>
>
>> soprattutto dalla natura intrinseca delle ricerche in P2P.
> ...
>> questi passaggi può richiedere anche qualche secondo. Più la rete si
>> ingrandisce, più lungo sarà il tempo necessario per completare una
>> ricerca
>> (anche se, in realtà, spesso i risultati desiderati diventano visibili
>> prima che la ricerca sia
>>  completa: quando i server più lenti, o più lontani, stanno ancora
>> venendo
>> interrogati, i risultati dei peers più veloci sono già visibili).
> ...
>> Purtroppo, per questo limite c'è poco da fare, perchè è intrinseco nel
>> modello P2P; anche se riprogettassimo un motore di ricerca P2P da zero,
>> incontreremmo lo stesso problema.
>
> Però se ci pensi emule è accettabile: i primi risultati (anche per le
> ricerche kad) arrivano entro breve, poi si perfezionavano man mano, ma a
> volte tu trovi fin da subito quello che cerchi...
>
>
>> Allo stesso modo, oggi, non possiamo sostituire Google con Yacy. Ma
>> possiamo iniziare ad usarli entrambi, a favorire uno sviluppo di Yacy, e
>> così forse in futuro Yacy sarà una vera alternativa ai motori di ricerca
>> proprietari.
>
> Preferirei che l'alternativa fosse sviluppata in modo più trasparente e
> rilasciata con una licenza che garantisca ALMENO le 4 libertà del software
> anche a chi la utilizza attraverso la rete...
>
>
>> Non possiamo buttare Google e usare solo Yacy, esattamente come dieci
>> anni
>> fa non potevamo buttare Windows e usare solo Linux:
>
> Io purtroppo non posso farlo nemmeno ora...
>
>
>> possiamo trasformare Yacy in qualcosa di veramente valido.
>> La soluzione, di sicuro, non è quella di cercare di ingannare Google,
>> esattamente come dieci anni fa la soluzione non era quella di craccare
>> windows.
>
> Certo, ma così come in passato ho avuto Windows craccato oggi uso
> GoogleSharing. Non perchè sia una soluzione, nè tanto meno un modo per
> lottare contro l'oppressione digitale, ma semplicemente perchè, non
> essendoci una soluzione vera, devo arginare il danno sulla mia persona.
>
> Fede
>
>

PS ho ricontrollato per essere sicuro di non dire boiate:
http://www.opensource.org/licenses/bsd-license.php

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