[AcLab] Ethic license --- dove l'open source non arriva

santec a riseup.net santec a riseup.net
Ven 7 Gen 2011 10:46:33 UTC


> Il giorno giovedì 06/01/2011 09:08:49 CET
> le licenze libere sono purtroppo l'unica scelta possibile, per quanto
> obbligata... si tratta al massimo di scegliere la "migliore" caso per
> caso
>
> dico "purtroppo" perché ritengo che il diritto d'autore, come i
> brevetti e i marchi (così come ogni altro dispositivo di appropriazione
> privata/privatistica dei beni immateriali al fine di ricavarne
> potere, profitti e rendite), semplicemente non dovrebbero esistere

Sono commosso :)


>> Ci sono situazioni in cui accettereste?

No, al limite ci sono situazioni in cui posso capire che esista un
problema reale e che vanno risolte, ma non utilizzando licenze non libere.

Se vogliamo fare una discussione su questo, portami degli esempi in cui le
licenze libere generano problemi.

Uno l'hai già fatto, i giochi. In realtà io vedo tre soluzioni:
* Rilasciare tutto come AGPL, in fondo se uno va a studiare i sorgenti per
sapere come vincere sono fatti suoi!
* Rilasciare i binari e non i sorgenti con licenza AGPL. La licenza dice
che non sei obbligato a rilasciare i sorgenti, ma sei obbligato a inviarli
a chi ne fa richiesta. Si suppone che uno non ne faccia richiesta alla
prima difficoltà che trova nel gioco. (NB, non approvo questa scelta, ma
finchè i sorgenti vengono inviati davvero a chi li vuole, non mi sembra
poi un gran sopruso)
* Separare il motore del gioco dai parametri del gioco stesso. Fare in
modo che le ambientazioni, le caratteristiche dei personaggi, etc, siano
DATI e quindi ben separati dagli algoritmi. Questi possono essere criptati
e rilasciati con licenza non libera. Nota bene: lo dico perchè, se uno
proprio non è convinto delle due soluzioni precedenti, preferisco che
faccia così piuttosto che usare una licenza non libera per l'intero
software. Ma sottolineo anche che non mi sembra giusto.


> la licenza proposta mi sembra più che altro un tentativo (mal riuscito)
> da parte di un singolo sviluppatore (o una piccola software house
> "familiare") di "proteggere" il proprio lavoro... posso capire
> l'esigenza e apprezzare l'intento "etico", ma la visione è decisamente
> miope e la prospettiva di fondo mi pare del tutto sbagliata...

Lo penso anch'io. Sarebbe più onesto dire "mi trovo in una situazione in
cui non voglio usare una licenza libera per questo e quest'altro motivo.
Visto che la mia scelta non è etica, aiutatemi a trovare una soluzione".


>> Può essere
>> un compromesso valido, quando non si riesce a fare altrimenti? O
>> piuttosto rischia di distogliere alcune persone da scelte più libere
>> (anche se più scomode)?
>
> buona la seconda! ;-)

Già già.

> Saluti!
>
>
> PS: Un augurio a tutta la lista per il nuovo anno!
>

Buon qualcosa :)





Maggiori informazioni sulla lista AcLab