[AcLab] le distro libere....
al3xu5 / dotcommon
dotcommon a autistici.org
Sab 13 Apr 2013 20:14:03 UTC
Il giorno venerdì 12/04/2013 01:54:24 CEST
"Federico Razzoli" <santec a riseup.net> ha scritto:
> > e Debian non è tra le "free GNU/Linux distributions" approvate dalla
> > FSF...
>
> Ma all'atto pratico ti rende più libero. Se usassi ancora gNewSense,
> probabilmente a un certo punto saresti bloccato perché hai pacchetti
> troppo vecchi. Allora magari cerchi di rimediare installando pacchetti di
> Debian, ma perdi un sacco di tempo, e probabilmente prima o poi fai
> qualche casino e rompi l'albero delle dipendenze. Essere obbligati a usare
> un pacchetto vecchio di anni e combattere con bug che nessuno risolverà
> più, non vuol dire essere liberi :)
e infatti, come dicevo, ho mollato gNS e sto usando Debian da un bel pezzo
ormai :-)
> > senza fare a mia volta l'elenco dei motivi, aggiungo però che in genere le
> > "free GNU/Linux distributions" sono in genere "impostate" di base per
> > installare come default un sistema che "tende" a essere più "libero" di
> > altre
> > distribuzioni (per esempio: uso di un kernel non blobbato)
>
> Però se non conosci il sistema sei portato a pensare che hai risolto tutti
> i tuoi problemi informatici.
appunto... e anche questo è uno dei motivi: anche se le "free GNU/Linux
distributions" hanno meno "carenze" delle altre distrubuzioni, restano
comunque un po' "carenti" rispetto alla consapevolezza dell'utente e questa
cosa, per una "free GNU/Linux distribution" è molto grave...
> Ma non è così: ci sono pacchetti client per
> il cloud e Oracle MySQL, mentre vieni privato (per motivi ideologici privi
> di fondamento) dei pacchetti con licenza MAME.
certo, lo so anche io come lo sai tu e forse anche tanti altri... il problema
però, appunto, è che la maggior parte non ne hanno consapevolezza, e
che difficilmente si sentiranno "spinti" a cercarla se poi c'è chi dice loro
"va tutto bene"...
> Insomma, mi impongono le loro scelte, che 1 non sono scelte di libertà, 2
> alcune questioni sono opinabili.
vero... ma questo lo fanno, un po' al contrario e comunque in peggio, anche
ubuntu o fedora...
> In cambio che cos'ho? Un sistema senza
> blob binari, e se sono fortunato qualche volta ci sono degli
> aggiornamenti.
vero anche questo... ubuntu o fedora (continuo nel parallelo) ti danno
(principalmente per loro interesse, ovviamente) un sistema con cui fare tutto
senza sbatterti, però ti danno anche i blob binari e tanta tanta altra merda,
che aggiornano anche troppo spesso...
> Ma allora non conviene tenersi una distro decente,
> sforzarsi di fare scelte consapevoli, e usare Libre Linux per eliminare i
> driver compilati? Se la distro che usi non modifica il kernel, dovrebbe
> girare.
concordo pienamente con te: personalmente infatti, acquisita una certa
consapevolezza, sono finito a usare debian opportunamente "configurato"...
va detto però che per arrivare a questo approccio servono sia la consapevolezza
che un po' di esperienza pratica sul sistema, cose che le persone in genere non
hanno: forse il "vero problema" sta proprio qui, è forse stanno qui anche le
azioni da compiere per andare verso la "vera soluzione"...
> Ma in generale, c'è un problema di fondo. Sono state decise (da Stallman,
> presumo) alcune regole, e ora non si possono modificare. MAME non è libera
> perché contraddice la "libertà 0". Se rispondi che chi enumera le libertà
> non ha la più pallida idea di cosa sta parlando, loro confermano le tue
> parole non capendo la tua obiezione. Il cloud computing? La GPL1 non lo
> contrastava, quindi è libero come l'aria. Oracle e Google? Stesso
> discorso.
>
> >> Vorrei che Freud fosse vivo.
> >
> > ehehe... dai non esageriamo però!
>
> Giusto. Non sono matti, semplicemente seguono i documenti che Stallman ha
> scritto prima che nascesse il web, e nulla sembra penetrare questo rigido
> schema che si sono creati.
uhm, non mi pare che sia tanto una questione di "fanatismo" o di "rigidità"...
credo che si tratti di una problema "culturale" più ampio, forse molti
semplicemente non arrivano a cogliere i tanti livelli della questione e non
sono portati (per condizionamenti/limiti culturali e formativi "apposti" dalla
società) o non hanno voglia (magari perché non si sentono abbastanza
"competenti") a andare oltre...
e torniamo al punto di prima: serve che le persone siano messe in condizione di
acquisire consapevolezza (politica in primis) ed esperienza
> > credo che alla radice di tutte queste "contraddizioni" ci siano, da parte di
> > molti (troppi) di coloro i quali hanno un approccio "libero" rispetto al
> > software e alla rete, una certa carenza "culturale" o comunque un equivoco
> > "filosofico" di fondo e, più di tutto, un limite di consapevolezza
> > politica
ecco, l'avevo già detto anche meglio :-)
> Sì, è come votare un imprenditore di sinistra perché non vuoi Berlusconi.
ahahah...
> > la conseguenza che mi pare quindi prevedibile, in un futuro abbastanza
> > prossimo, è quella di un forte declino, fino anche in pratica alla
> > scomparsa, del free software,
>
> Immagino tu intenda una scomparsa "non ufficiale".
intendo principalmente una scomparsa come "filosofia" e come applicazione
pratica di questa filosofia...
ma intendo anche una scomparsa ufficiale, almeno di fatto, in tutta una serie
di ambiti applicativi, a iniziare dai computer per uso "generalistico" (TC,
UEFI, DRM) e dalla internet (avete visto che stanno facendo, con ormai anche la
"collaborazione" del W3C? l'HTML5 con i DRM...)
> Il software chiuso è
> troppo costoso, anche in termini di sviluppo. La scelta più efficiente, in
> un'ottica capitalista, è sviluppare software con licenza GPL, installarlo
> su un server, e nascondere il codice agli utilizzatori.
che è quello che sta succedendo con le community "open" tanto favorite dalle
multinazionali tipo google...
saludi
A
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