[AcLab] gestione marchi

Federico Razzoli santec a riseup.net
Mar 7 Gen 2014 17:09:04 UTC


Salve a tutti e buon 2014. Un anno dopo la fine del mondo e vent'anni dopo
l'ultima mail che ha disturbato il lungo sonno della lista, provo a
sollevare un argomento: i trademark del software e la loro proprietà.

Di solito, i trademark fanno parlare solo quando sono gestiti male. Per
esempio, si era fatto un gran parlare della gestione demenziale dei marchi
Mozilla (il motivo per cui Debian ha scelto, anzi no ha dovuto, creare un
quasi-fork).

Ma tutti i marchi sono potenzialmente gestiti male, a meno che a gestirli
non ci sia un alieno. Perché gli esseri umani, da quanto ne so io, non
sempre hanno buone intenzioni e, se le hanno, non sempre fanno scelte
giuste. Allora si potrebbe ridurre la possibilità che nasca un problema.
Certo, si può anche aspettare che il problema nasca e poi arrabbiarsi, e
lascio a ognuno decidere quale delle due possibilità sia più divertente.
Vi dico subito che la seconda non va di moda.

Per ridurre il problema di una gestione malvagia (cioè capitalista) o
comunque sbagliata dei marchi, esistono le fondazioni. Anche se a volte le
fondazioni non sono proprietarie dei marchi. Insomma, l'argomento è
confuso e scrivo anche per vedere se parlandone insieme anch'io riesco a
capirne di più.

Andiamo per esempi.

Linux è un marchio di Linus Torvalds. Che io sappia non è mai stato
gestito male. Se però Torvalds ha un figlio che odia il software libero,
un giorno sarà un problema enorme. Fortunatamente alcuni altri marchi sono
proprietà della Linux Foundation e non di singole persone.

Apache è un marchio della Apache Foundation. Mi sembra sensato e, anche se
non conosco l'attività della fondazione, la cosa mi ispira fiducia.

La MariaDB Foundation purtroppo non è proprietaria del marchio, che invece
appartiene a SkySQL. Questo toglie molta credibilità ad alcune
affermazioni. Per esempio, non si capisce come possano garantire in eterno
la libertà dei repo di MariaDB, se questi non appartengono a loro.
(Ovviamente non c'è paragone tra un marchio protetto da una fondazione
debole, e un altro come MySQL che appartiene a un colosso del software
proprietario e monopolista, che quando non ha niente da fare uccide un
progetto open di sua proprietà)

I marchi Ubuntu e Fedora appartengono rispettivamente a Canonical e Red
Hat. Tra l'altro Red Hat ha fatto delle scelte abbastanza stupide
riguardanti il suo marchio, in passato ("Red Hat", non Fedora), per
esempio una rivista di informatica che pubblica uno speciale su Red Hat
non può usare il cappello rosso. Non mi è chiaro in che modo una scelta
simile possa far bene all'azienda, ma non andiamo fuori tema.

Debian, Arch Linux e svariati progetti liberi fanno una scelta
interessante: i loro marchi appartengono legalmente a un'azienda privata
di nome Software of public interest inc, che però non li gestisce, ed è
abbastanza trasparente. E qui ho un dubbio: è il caso di fidarsi? Certo,
magari ho questo dubbio perché io non conosco le persone, mentre gli
sviluppatori Debian li conoscono. Ma le cose possono cambiare.

Cosa ne pensate? A chi dovrebbe appartenere un marchio? Come va gestito?
Cosa vi aspettate da una fondazione?

Saluti
f





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