[AcLab] chi è il più cattivo?

santec a riseup.net santec a riseup.net
Mar 15 Dic 2009 09:06:31 GMT


> i criteri per definire buoni e cattivi vanno un po' oltre
> quell'elenco, non lo credi anche tu?

E infatti, se uno ha molti più soldi di me e dedica il suo tempo ad
accumularne ancora, io lo considero "cattivo".


>> Non dovremmo prendercela con le ditte, ma con le scelte,

Questa frase mi piace molto. Però io me la prendo con le scelte che stanno
alla base dei comportamenti, piuttosto che coi singoli comportamenti. Ad
esempio, chi lucra sul software proprietario, sull'hardware proprietario,
sul TC o sul cloud... non dà nessun valore alla libertà e alla
condivisione, valori senza i quali l'uomo è una schifezza. Sono queste le
SCELTE che critico. Penso che il resto (tc, cloud, etc) sia una
conseguenza inevitabile della scelte che uno fa alla base (profitto,
potere, etc).


> mah... IBM/Lenovo, ad esempio, vende workstation con chip TPM... e il
> kernel Linux supporta il TC... e (quasi) nessuno protesta...

Infatti secondo me bisogna chiarire una volta per tutte una questione
importantissima. Il software libero implementa servizi cloud, il trusted
computing, etc, anzi in alcuni casi è addirittura brevettato da IBM o da
Red Hat. Il rifiuto del cloud non implica l'uso di software libero o il
rifiuto del tc. La ricerca di hardware libero non implica libertà del
software o protezione dei propri dati. Allora bisogna fare un discorso più
radicale che comprenda la libertà in tutti i suoi aspetti (non sono
informatici, peraltro), perchè altrimenti si fa solo una microlotta su un
microaspetto della nostra vita e, anche se per caso si ottiene una
microvittoria... alla fin fine non serve a nulla.


>> Tanto, finchè non troviamo un sistema per fabbricarci i processori in
>> casa,
>
> la vedo dura...

E questo è un problema. Io apprezzo molto il discorso delle
autoproduzioni, ma ci sono campi in cui oggi non è applicabile. E non vedo
grandi soluzioni: se lo fosse l'economia crollerebbe, quindi non ci
metteranno mai in grado di autoprodurre chip.


> anzi, prima di tutto si può cercare di EVITARE di comprare hardware se
> non proprio indispensabile e, magari, cercare di riutilizzare hardware
> dismesso o ingiustamente considerato (dal consumismo elettronico)
> come obsoleto (che se antecedente il 2004-2005 è sicuramente "TC free")

Come dice Tex Willer: "Puro vangelo, vecchio cammello".


> e se proprio non se ne può fare a meno, si può compare cercando
> di evitare i produttori (hw e sw) più "cattivi" rispetto a TC, DRM,
> copyright, brevetti, condizioni di lavoro, impatto ambientale, ecc.. e,
> in ogni caso, scegliendo componenti che non supportano il TC

E qui chiarisci cosa intendevo quando ho scritto che la libertà non può
essere solo informatica. Se una scheda madre libera è prodotta dai bambini
dell'Uganda, è più etico tenermi la mia vecchia scheda madre proprietaria.
Se Linux serve a far funzionare gli Stealth, spero che passino a Windows,
così magari durante un bombardamento va in palla e si vanno a schiantare
in territorio nemico. :)

Fede





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