[AcLab] domande su licenze

Nuccio Cantelmi n.cantelmi a umanx.com
Mar 7 Lug 2009 11:53:35 BST


santec a riseup.net ha scritto:
>> Io preferisco parlare di facoltà e non diritti. Nel DDA, secondo me, ci
>> sono due pilastri fondativi che sono il diritto morale (paternità) ed il
>> diritto di sfruttamento economico (diritto patrimoniale). Dalla
>> combinazione di queste due strutture di base nascono le varie facoltà
>> (copia, riproduzione, noleggio, commercializzazione, distribuzione e
>> pubblicazione, etc...) definite anche privative. Ma si tratta di
>> facoltà, ovvero di modalità concrete dell'esercizio di un diritto, non
>> di un autonoma fattispecie soggettiva.
>> Cmq, se vi interessa qui trovate gli appunti da me scritti per un Master
>> all'Università di Cosenza:
>> http://cssl.calabria.it/master/?q=node/29#attachments
>>     
>
> Tutto ciò è interessante.
> Non ti andrebbe di scriverlo in un articolo per persone che non capiscono
> niente di legge, e/o di aggiungere questi termini al nostro Glossario?
>
>
>   
>> Nel caso di una licenza applicata parzialmente o incompleta, nulla
>> garantisce il licenziatario che acquisisce copia dell'opera non si veda
>> opposte le privative in un secondo momento. Dunque, il regime di
>> circolazione dell'opera è incerto soprattutto per chi ne viene in
>> contatto.
>>     
>
> E' questa la parte che non mi è chiara. Facciamo magari un esempio. Io
> scrivo un software e lo dò ad Alexus con un'indicazione molto generica
> "This program is free software. License: GNU General Public License". Se
> ho capito bene in un secondo momento posso dire come berlusconi: "sono
> stato frainteso, in realtà non voglio darti la possibilità di
> ridistribuire il programma"?
>   
Puoi dire che è colpa dei comunisti e della stampa sovversiva...
Cmq, si. Ovviamente, in fase giudiziale la breve espressione di licenza
potrebbe essere interpretata in modo sfavorevole al licenziante, anche
sotto il profilo della buona fede contrattuale e precontrattuale (art
1375 e 1337 cod civ).
>
>   
>> Questa è un'ottima osservazione. Verificherò la Convenzione di Berna ed
>> i Gatt e Trips (si chiamano così) per verificare i principi
>> internazionali in materia di PD (ieri ho scritto Pb???).
>>     
>
> Il sito di SQLite afferma che non in tutti i paesi è riconosciuto il
> pubblico dominio e, se per qualcuno può costituire un problema, può
> comprare il software con una licenza (non dice quale).
>
> Nuccio lo sapeva sicuramente, ma riporto questo esempio perchè mi sembra
> un uso intelligente del pubblico dominio, anche se pone problemi di
> libertà. Insomma, a mio parere l'effetto pratico del pubblico dominio
> dovrebbe essere lo stesso della licenza BSD a 3 clausole.
>   
E' un pò che nn mi aggiorno sulla BSD (nn usandolo né lavorandoci). Se
nn ricordo male la licenza prevedeva il riconoscimento del credito
all'autore e la libertà di modifica del codice senza nessun vincolo di
licenza, vero?
> Fede
>
>
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