[AcLab] voi siete malati?

Nuccio Cantelmi n.cantelmi a umanx.com
Ven 10 Lug 2009 14:36:01 BST


santec a riseup.net ha scritto:
>> Purtroppo, bisogna riscontare un'amara verità. Anche nella vita reale,
>> fuori da nuvole e social cloud, sono moltissimi coloro che partecipano
>> per inerzia e che sono di intralcio. é ciò che mi è capitato con Hacklab
>> Catanzaro/Cosenza. Molti dichiaravano la propria disponibilità solo a
>> parole, ma quando si trattava di organizzare corsi, trashware o simili
>> ero sempre solo (e tecnicamente impreparato). Poi, per il Linux Day,
>> tutti solleciti a farsi vedere anche se toccava sempre a me organizzare
>> e fare le cose.
>>     
>
> Su questo sono d'accordissimo con te, queste dinamiche ci sono.
>
> Io ho poca esperienza esperienza di gruppi "telematici", quindi parlo
> soprattutto di gruppi reali (collettivi, circoli..). La tendenza della
> maggior parte delle persone che ne fanno parte è quella di aspettare che
> qualcun altro (i capi, volontari o involontari) elabori una posizione per
> loro e soprattutto gli dica cosa fare, magari "incoraggiandoli" o
> "sgridandoli" quando è il caso.
>
> Siamo nati e cresciuti in una cultura autoritaria, dove lo studio di come
> plasmare i bambini è una scienza, dove fin da piccoli veniamo sottoposti a
> ricatti atroci per delle sciocchezze (se non mangi la minestra chiamo il
> poliziotto che ti porta in prigione; l'adulto può anche riderci sopra, ma
> per il bambino è una cosa molto seria), dove l'unica difesa che abbiamo
> contro l'autorità è un'altra autorità (prima il papà contro il professore,
> poi il tribunale contro il datore di lavoro). E' chiaro che è difficile
> concepire una micro-società (anche un semplice collettivo) privo di
> autorità. Perchè quando poi ci troviamo nelle situazioni concrete, anche
> se forse non ne siamo coscienti, sappiamo fare solo due cose: comandare e
> obbedire. E siamo bravi nel fare queste due cose, sappiamo anche praticare
> sottigliezze diaboliche come obbedire a qualcuno per poter comandare su
> qualcun altro. Ma partecipare come "liberi ed eguali" alle decisioni e
> alle cose da fare... beh, questo non ce l'ha insegnato nessuno, siamo
> goffi.
>
> Il fatto di "restare nell'ombra" e aspettare che qualcun altro faccia /
> decida le cose per noi a mio parere è un sintomo del problema che ho
> appena descritto. Molti, non sentendosi in grado di partecipare (forse
> inconsciamente!) preferiscono aspettare, vedere cosa succede.
> Eventualmente lamentandosi con altri membri del gruppo, ma in privato, di
> quello che secondo loro non va. E che non faranno nulla per cambiare.
>
> Ma quello che ho scritto probabilmente vale anche per i gruppi telematici.
> Magari con dinamiche un po' diverse, ma fondamentalmente accade lo stesso
> mi pare. Magari sono di più gli "inattivi" perchè non vedendosi di persona
> è più facile passare inosservati mentre le cose succedono da sole, o
> meglio mentre altri si sbattono per farle succedere.
>
>   
>> Lo dico non per farmi il ganzo.
>>     
>
> Mai pensato.
>
> --
>
> Beh, sono andato decisamente fuori tema. Però mi piacerebbe sapere cosa ne
> pensate, e magari come avete affrontato questi problemi in gruppi "reali"
> o "virtuali", anche senza fare nomi.
>
> Fede
>
>
>   
Non so se l'argomento sia OT, ma sicuramente mi sta a cuore. Per quello 
che posso dire, ho imparato a non mettere davanti i discorsi etici ma di 
cercare di comportarmi eticamente. Solo l'esempio e non le parole 
possono indurre la schiera degli ignavi ad agire. Putroppo, e qui mi 
assumo ogni responsabilità, spesso si perdeva più tempo a discutere di 
ciò che fosse etico o meno invece di agire e verificare dopo se ciò che 
era stato fatto era corretto. In fin dei conti, come dimostra ACLab, 
agire è molto meglio che parlare di azione.
Ora sono solo, mi manca la comunità. Eppure, nel mio piccolo cerco di 
agire. Ho dovuto selezionare le persone su cui fare affidamento vero, 
animate da vero spirito collaborativo, indipendentemente da sigle, 
formalità, burocrazia e simili (non ci crederete mai, ma gli acari di 
qui spesso sono moooolto burocratici).
Forse, un giorno, riuscirò a trovare abbastanza spiriti affini per 
innescare la massa critica e cercare di fare qualcosa insieme per questa 
mia povera calabria martoriata soprattutto dalla morte dello spirito 
sociale e del sentimento collettivo.
Perdonate lo sfogo.
Gnuccio


-- 
Nuccio Cantelmi AKA GNUccio
www.nucciocantelmi.it
Anti Cloud Computing Laboratory - http://aclab.indivia.net/
Feudalesimo Digitale - www.feudalesimodigitale.net
Hacklab Catanzaro – www.hlcz.it





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