[AcLab] Ci sono libri e libri...

al3xu5 / dotcommon dotcommon a autistici.org
Lun 20 Lug 2009 18:33:58 BST


Il giorno lunedì 20/07/2009 17:58:42 CEST
Ezu <ezules a gmail.com> ha scritto:

> Ciao a tutti,
> prima di tutto mi presento sono Martino Sabia e sono appena arrivato.

ciao martino, benvenuto!

> Detto questo ritengo che forse l'articolo del New York Times meritasse
> una lettura più attenta prima di indurre a teorie cospirazioniste e di
> censura.

[...]

> Ovviamente rimane il fatto su cui riflettere e cioè che un acquisto
> possa essere 'cancellato' dall'editore a suo piacimento, in qualsiasi
> momento. Nonostante le, tardive, rassicurazioni da parte di Amazon che
> dice: 'di non effettuare una rimozione forzata in condizioni simili
> nel futuro', v'è una palese perdita di diritti sui propri acquisti ed
> una visione sempre più labile del concetto di proprietà. Certamente se
> ci prendessimo la briga di leggere la EULA per gli acquisti fatti con
> Kindle sapremmo che ciò può avvenire, ma penso che sia legittimo per
> una persona pensare che se paga per qualcosa, virtuale o fisica che
> sia, nessuno possa portargliela via.

ho segnalato il link non tanto per teoria cospirazionista, ma proprio
per considerazioni come queste che hai fatto...

che succede se la società X che ha i diritti sull'opera Y la
distribuisce solo in formato digitale, magari con un formato
non-libero, magari in modo che sia fruibile solo con un aggeggio
particolare (tipo il Kindle) che magari implementa sistemi di
"protezione" DRM/TC, e magari non si trovano più copie cartacee
dell'opera Y... e quella socità X domani decide di non distribuirla pi
neanche in formato digitale, o fallisce o ... ???

in questa prospettiva di totale privatizzazione "tecnologica" del bene
comune conoscenza, chi decide se e come un'opera debba essere
distribuita? 

possibile che ci sia chi non si renda conto di cosa tutto questo
significhi???

> Ritengo che ci troviamo nel bel mezzo di un cambio di paradigma che ha
> una forza di penetrazione potentissima all'interno della nostra
> società. Ritengo inoltre che, a causa dei vantaggi economici per gli
> utenti finali, 

vantaggi economici del tutto fittizi: si tratta in realtà di
una vera e propria espropriazione "al contrario" di beni altrimenti
comuni, vantaggiosa economicamente ed in termini di potere e controllo
SOLO per chi la compie, non certo per gli utenti finali espropriati... 

questo è il vero "furto", altro che la
cosiddetta pirateria informatica...

> che questo paradigma sia inarrestabile. Quello che
> però potremmo, come persone e cittadini, fare sia quello di
> sensibilizzare il legislatore affinché apra gli occhi su queste
> problematiche e ponga delle regolamentazioni sui diritti delle
> persone ed istituisca organismi di controllo e protezione.

personalmente non credo che questo possa essere in alcun modo utile...

il "legislatore" non è super-partes... è il "soldatino" chiamato dal
(neo)capitalismo imperiale a dare legittimazione "legale" alla
privatizzazione (leggi "furto") della conoscenza, realizzando uno dei
paraventi (quello giuridico) dietro cui nascondere la sopraffazione

il "legislatore" non risponde certo a chi (solo in apparenza) lo
elegge, non fa certo l'interesse pubblico... il "legislatore" risponde
al "meccanismo" che gli permette di costruirsi il "consenso", risponde
alle esigenze del contesto che regge la costruzione statale entro cui
lo stesso "legislatore" prospera di rendite parassitarie, ed il
contesto prevalente è quello capitalista...
e allora, cosa ci si può aspettare di buono dal "legislatore"?

peraltro, di regolamentazioni sui diritti delle persone e di organismi
di controllo e protezione c'è ne sono fin troppi: si tratta solo di
raffinati artifici con cui si da maggior corpo e credito formale ai
dispositivi giuridici attraverso cui si attua la ruberia privatistica
dei beni comuni... tant'è che, nonostante il proliferare e l'apparente
peso formale di questi istituti, i risultati concreti sono evidenti a
tutti...

> Il problema è che se questi organismi sono come la SEC o la CONSOB...
> beh...

appunto :-)

e se vuoi ci puoi mettere anche il garante privacy, la SIAE, ecc...

ciao

al3xu5 / dotcommon

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