[AcLab] R: Dovrei esserne contento, eppure...

Angelo Rosina angros47 a yahoo.it
Gio 19 Nov 2009 21:54:34 GMT


> Certo che non stai esagerando, ma basta un firewall (anche
> software) per
> vanificare tutto questo.

Non mi sentirei affatto al sicuro se la mia privacy dipendesse dall' esito di una "lotta" tra i programmi che ho sul computer: immagina un computer pieno di programmi craccati, dove i sistemi di protezione cercano di bloccarti i programmi, i crack cercano di bloccarti i sistemi di protezione, i virus cercano di infiltrarsi grazie ai crack, l' antivirus cerca di bloccare i virus (situazione molto comune sui sistemi con Windows): tu avresti il coraggio di usare un computer in quello stato per lavorare con dati riservati?

Se il mio sistema ha delle funzioni che non voglio, la soluzione consiste nell' eliminarle (o nel cambiare sistema), non nel mettere un altro programma che cerca di contrastarle.


> E se quello che stai ipotizzando
> si avvicina
> anche solo lontanamente alla realtà (cosa possibilissima),
> se non altro M$
> rischia ogni giorno che il governo USA si accorga che i
> suoi dati vengono
> letti dal signor Gates e lo condanni a morte spacciandolo
> per amico di Al
> Qaeda.

A parte il fatto che Gates è in pensione, ormai, ma tu sai esattamente quali dati Windows spedisce a microsoft? I dati sono tutti criptati.

> 
> Mentre quello che fa Google con i tuoi dati non potrai mai
> saperlo. Non
> hai i mezzi per saperlo. Anzi, i loro affari sono così
> complessi che non
> puoi nemmeno immaginare cosa ABBIANO INTERESSE a fare.

Gli affari di microsoft (o di Apple) sono altrettanto complessi; comunque, il punto è: sono costretto a caricare i dati sul server di Google? Anche su un terminale utilizzabile solo per il cloud (non c' è bisogno di aspettare ChromeOS: ti sarà capitato a volte di essere fuori casa e di dover fare un lavoro usando il computer di qualcun altro, in tal caso se non hai una chiavetta dietro l' unica soluzione è usare un servizio online), ci sono parecchie alternative (tra cui EyeOS, che offre applicazioni altrettanto sofisticate, ed è realizzato con software libero, quindi puoi sempre installare quello su un server gestito da qualcuno di cui ti fidi). 

> 
> 
> E' sempre una tua scelta. Scrivere una lettera d'amore su
> Google Docs è
> una tua scelta, ma lo è anche scriverla con Microsoft
> Office. Però le
> probabilità che il signor Google la legga sono maggiori
> rispetto alle
> probabilità che la legga Bill Gates.

Se poi spedisci la lettera per posta elettronica usando hotmail, la microsoft ha esattamente le stesse possibilità di leggerla che ha Google di leggere i tuoi documenti: ed anche se tu hai il tuo server di posta elettronica privato, magari invece la persona a cui la lettera è indirizzata usa hotmail o gmail, quindi sei da capo.


> > cellulare con Android o uno con iPhone? Android non è
> libero al 100%, ma
> > si può sempre evolvere in Replicant
> 
> Credo che entrambi siano incompatibili con il concetto di
> libertà, anzi
> con il concetto di umanità, ma qui si entra in un discorso
> più filosofico.

Per me, la libertà implica la possibilità di scegliere: da Android posso scegliere di ricavare Replicant, liberandomi così dalle funzioni che non voglio; posso fare la stessa cosa con iPhone? direi di no.

>>è la  concretizzazione del TCPA,o di Palladium, e gli utenti lo comprano,
>> purtroppo.
> Questo è vero, ma queste limitazioni sono ovvie,
> palpabili.

Appunto: preferisco in primo luogo preoccuparmi di una limitazione vera, reale, tangibile (come appunto quella di Kindle o dell' iPhone) piuttosto che di una minaccia indefinita o ipotetica (come tu stesso hai detto, non è così chiaro su quali siano i progetti di Google)



> 
> Visto il mondo in cui viviamo, darei tutto quello che ho
> perchè le
> limitazioni che devo subire fossero tutte ovvie, alla luce
> del sole, e non
> ce ne fossero altre occulte e molto peggiori.
> 
> 

Al momento Google ha anche dato dei contributi utili al software libero, finanziando in parte lo sviluppo di Mozilla, e sponsorizzando con AdSense parecchi siti di software libero; non so cosa farà in futuro, ma per il momento ci sta fornendo gli strumenti per tutelarci (come http://www.dataliberation.org/ , per evitare il lock-in, o Dashboard, che ti dà un' idea dei dati che tu hai immesso).

Quindi ti posso dire questo:

Spera per il meglio, preparati al peggio.

Al momento, Google fornisce anche dei programmi liberi, alcuni dei quali hanno potenzialità interessanti: ad esempio, la diffusione di ChromeOS potrebbe incoraggiare la realizzazione da parte dei produttori di hardware di più drivers per linux, e questo sarebbe un vantaggio; la concorrenza con Microsoft potrebbe far diminuire il numero di copie di Windows preinstallate, così trovare in vendita PC con software libero potrebbe diventare più semplice.

Secondo me, è sbagliato rifiutare eventuali vantaggi: occorre solo saperne le conseguenze, e prepararsi delle alternative (Iron al posto di Chrome, Replicant al posto di Android... mi chiedo quale sarà il primo fork da ChromeOS): e questo non vale solo per i programmi, ma anche (e soprattutto) per i servizi: occorre saper usare anche gli altri motori di ricerca, ad esempio, perchè se non trovi una informazione con Google, non devi pensare che non esista.


      



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