[AcLab] R: Dovrei esserne contento, eppure...

Nuccio Cantelmi n.cantelmi a bluehat.it
Lun 23 Nov 2009 08:56:32 GMT


Angelo Rosina ha scritto:
>> come capisce bene anche il cosiddetto "analfabeta
>> informatico", è molto
>> meno pericoloso rispetto a un GNU/Linux che gira su un
>> server DI GOOGLE ma
>> processa i MIEI dati.
>>     
>
> Su questo non sarei così sicuro: se sul mio computer gira un programma proprietario, e tale programma si connette periodicamente al server (per aggiornamenti, o per i controlli antipirateria) inviando dati criptati, io non so nè posso sapere quali dati sta inviando: invierà le specifiche del mio hardware? L' elenco dei miei files? Le mie passwords (non sto esagerando: la distinzione tra un sistema di protezione ed un malware è quasi inesistente, come ci ha dimostrato Sony).
>
> Se sul mio client gira software libero, con l' opzione per usare il cloud computer, io carico consapevolmente i dati sui server di Google, che quindi può vedere solo quello che voglio io; a questo punto è una mia scelta, ed una mia responsabilità, scegliere cosa tenere in locale e cosa no (e se l' utente è un irresponsabile, che mette online su Facebook o su qualsiasi altro sito/newsgroup/forum tutti i fatti suoi, non c' è nessun sistema che possa proteggerlo da sè stesso)
>
> Chiediti questo: dovendo per forza scegliere tra i due, preferiresti un cellulare con Android o uno con iPhone? Android non è libero al 100%, ma si può sempre evolvere in Replicant (http://groups.fsf.org/wiki/LibrePlanet:LibrePlanetItalia/replicant), cosi come da Chrome è stato sviluppato Iron; con l' iPhone, al contrario, oltre ad avere i problemi tipici del cloud, nemmeno la memoria interna del telefono è sotto il tuo controllo, perchè c'è il DRM, puoi installare solo le applicazioni autorizzate, e Apple può cancellartele da remoto: è la concretizzazione del TCPA, o di Palladium, e gli utenti lo comprano, purtroppo.
>   
Su questo sono pienamente d'accordo. Molto meglio un software open 
source, seppure contaminabile, che un software totally closed. Secondo 
me sono piccoli passi verso la massima apertura possibile (l'apertura 
totale non sarà mai raggiungibile né, forse, materialmente possibile). 
La natura non fa salti, così pure l'evoluzione umana. Arriveremo ad un 
"naturale" equilibrio in cui sorgenti aperti e sorgenti chiusi si 
potranno confrontare sul piano della qualità e non della restrizione di 
legge. Ma la strada è ancora lunga.
Nel frattempo, disclosures parziali o totali sono benvenute. Anche MS 
sta cambiando politica (sicuramente per questioni economiche prima che 
filosofiche, ma sta aprendo del codice). Al di là del discorso etico, 
dal punto di vista prammatico è importantissimo che circoli sempre più 
codice aperto:abitua le persone a leggerlo, conoscerlo e, quando 
possibile, modificarlo.
Domani, il prossimo passo sarà quello di migrare il codice open al free, 
non come la birra (magari!!) ma come il pensiero....
Pelo a pelo si fa il pennello.....
> Per quanto riguarda ChromeOS, al momento non intendo fare congetture: uscirà a giorni, quindi a questo punto aspetterei almeno le prime recensioni di chi l' ha provato.
>   
Qui, purtroppo, iniziano i ma.... Ne ho già parlato e nn mi ripeto

Cordialità

Gnuccio


-- 
Nuccio Cantelmi AKA GNUccio
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