[AcLab] Minimalismo: contromosse

Angelo Rosina angros47 a yahoo.it
Lun 14 Set 2009 18:25:58 BST


Da: Angelo Rosina <angros47 a yahoo.it>
Oggetto: Re: [AcLab] Minimalismo: contromosse
A: "al3xu5 / dotcommon" <dotcommon a autistici.org>
Data: Lunedì 14 settembre 2009, 19:19
--- Lun 14/9/09, Nuccio Cantelmi
<n.cantelmi a bluehat.it>
ha scritto:
> Hai provato Abiword, dovrebbe essere più leggero di
> OOffice.

L' ho provato, su BasLinux funziona bene. Anche Ted (su
DamnSmallLinux) funziona. Ma è solo un word processor, non
una suite completa ed integrata. E comunque, come ho già
detto, per quanto mi piaccia linux e lo usi parecchio, mi
piacerebbe incoraggiare anche qualche altro OS libero, non
solo Linux.

--- Lun 14/9/09, al3xu5 / dotcommon <dotcommon a autistici.org>
ha scritto:

> mi ricollego anche ad una precedente discussione per
> aggiungere allo
> scenario l'accoppiata DRM/TC...
> .......................
> date uno sguardo a notebook e netbook per esempio...i
> maggiori
> produttori (lenovo, hp, ecc...) continuano a lavorare sulle
> specifiche
> TC e molti dei modelli che escono hanno il supporto TC...

Avevo scritto qualche giorno fa questo su Punto
Informatico, a proposito di TC e Linux:

1) a quanto ne so, linux non incorpora nel kernel un
sistema DRM, incorpora i moduli per controllare un eventuale
chip Fritz, se presente. Il chip Fritz, di per se, non è
altro che un coprocessore crittografico a chiave
privata/chiave pubblica, e può essere usato anche per
funzioni innocue, come connessioni SSL, cifratura dei dati
su hard disk e cose simili: la differenza, rispetto a un
sistema analogo software, e che la chiave privata non può
essere fatta uscire dal computer, perciò se io ho cifrato
dei dati questi potranno essere riletti solo da quello
stesso processore; sta a me decidere se cifrare i dati o no
(ed il kernel linux mi mette a disposizione gli strumenti
per farlo, se non mi va posso anche rimuoverli o usare un
kernel più vecchio, ma non ne vedo la necessità)
2) tale opzione si potrebbe, teoricamente, usare in
abbinamento al DRM (facendo in modo che un file scaricato da
internet si possa aprire solo con il mio computer), ma io
potrei allo stesso modo usarla per decifrare il file e
averne uno copiabile. Inoltre, visto che il kernel è
aperto, potrei modificare i comandi che controllano il
Fritz, in modo da falsificarne la presenza ed usare invece
un coprocessore "virtuale", che poi userei anche per
decifrare i dati (tutti questi trucchi, ovviamente,
funzionano solo su un sistema con sorgente aperto, sarebbero
ben più difficili su windows)
3) L' integrazione del DRM andrebbe fatta nel lettore
multimediale, non nel kernel: il DRM infatti non impedisce
la copia (non è possibile, perchè potrei sempre aggirare
il limite con un altro sistema operativo), impedisce di
usare la copia illegale. Dal momento che su linux il lettore
multimediale ha il sorgente aperto, sarebbe facile
modificare il controllo di autenticità in modo da far
sempre risultare il file come originale. 
Per implementare su linux (o su qualsiasi altro sistema
operativo) un sistema DRM che non possa essere craccato da
un ragazzino in 10 minuti occorrerebbe un player (o almeno
un codec) proprietario, con sorgente chiuso (e qualche
sistema di controllo antimanomissione), ed occorrerebbero
files criptati, con il programma di decriptazione all'
interno del codec, offuscato in modo da rendere difficile il
reverse engineering. Chi vuole usare solo software libero
può sbarazzarsi di questo codec (o non installarlo per
niente), potrà quindi vedere tutti i files multimediali in
chiaro (e copiarli liberamente), ma non potrà nè copiare
nè vedere i files protetti da DRM, legali o no. A quanto mi
risulta, avevano fatto già una cosa del genere per poter
vedere i DVD su linux.
 
In questo modo, i files con DRM sono automaticamente
esclusi da una parte del mercato, come conseguenza
inevitabile della scelta dei distributori.




> nello scenario CC+TC tutto questo non esisterebbe!
> 
> se, in futuro, tutti i dispositivi disponibili
> supporteranno il TC e
> se internet == CC, allora è mooooolto probabile che
> QUALCUN'ALTRO deciderà cosa ciascuno di noi possa
> installare, usare,
> leggere, accedere, ecc... 
> 
> insomma: il controllo TOTALE... e credete che il potere
> biopolitico si
> farà mancare una cosa del genere??? io ne dubito...


Una cosa del genere potrebbe accadere su apparecchi
abbinati ad un servizio: un cellulare, ad esempio, può
avere tutte queste limitazioni, perchè l' operatore può
dire "io non faccio collegare i telefoni che possono fare
tethering, perchè consumano troppa banda".

Per il momento, in ambito PC, le prime avvisaglie sono i
provider che limitano il traffico a chi fa P2P.

La differenza tra un computer e un telefonino è che,
mentre il telefonino se non è collegato non serve a nulla
(tanto che è possibile "paralizzarlo" a distanza, usando il
codice antifurto: il telefono non contiene particolari
sistemi di blocco, ma se è indicato come rubato nessun
gestore accetterà più chiamate da quell' apparecchio), un
PC può funzionare in modo indipendente dal resto del
mondo... sempre che non sia un terminale fatto per usare
solo funzioni di CC.
Probabilmente, per diffondere tali "terminali", poco
costosi e completamente "castrati", e scoraggiare gli utenti
dal tentare il jailbreaking, proveranno non a venderli, ma a
noleggiarli o darli in abbinamento al contratto (come la 3
ha fatto per alcuni cellulari): se il computer non è tuo,
non hai il coraggio di cambiare il software, dal momento che
in qualsiasi momento potrebbero richiedertelo indietro, con
la scusa di volertene dare uno più aggiornato; aspettiamoci
che comincino a proporre netbook e nettop come i decoder di
Sky: tu ti abboni a Internet + cloud computing, e invece di
darti il modem in comodato ti danno direttamente il
computer; gli utonti si entusiasmeranno ("Hey, mi hanno dato
un magnifico portatile ad 1 euro al mese! Entri, fai l'
abbonamento, esci col portatile, non devi stare a dannarti
con cavi e CD!"), e non si renderanno conto che pagheranno
10 volte sia l' hardware che il software, e che non potranno
più farne a meno,
perchè se disdicono il contratto perdono tutti i loro
documenti e le loro foto; in compenso, saranno
periodicamente bombardati da "promozioni" di altri
operatori, che offriranno la "portabilità dei dati" (come
se ce ne fosse bisogno), e prezzi più bassi (i primi tre
mesi, poi costa di più). Insomma, una ripetizione di quanto
succede con gli abbonamenti telefonici.

I "veri" computer non si troveranno più nei supermercati,
ma solo nei negozi specializzati, e saranno alla portata
solo degli utenti che ne capiscono qualcosa (come del resto
accadeva negli anni 80)

Sarà quindi una buona precauzione munirsi di chiavetta con
il proprio SO ed i propri dati, così anche quando abbiamo a
disposizione solo un terminale "stupido", potremo sempre
bypassare il mini-sistema interno ed usarne un altro.


> sviluppandone uno completamente libero secondo i pricipi
> di
> collaborazione del software libero?
> 
> http://groups.fsf.org/wiki/LibrePlanet:LibrePlanetItalia/replicant
> http://groups.fsf.org/wiki/LibrePlanet:LibrePlanetItalia/dispositivi_liberi
> 


Certo, ma perchè solo uno (sia pure con migliaia di distro
diverse)? Non è meglio averne tanti, in modo da poter
scegliere il più adatto (per sistemi con basse prestazioni,
per server, multitask, single-task, multiutente, singolo
utente, monolitico, microkernel...)




> 
> si tratta di un sistema non libero per cui, personalmente,
> la risposta
> è senz'altro: no
 
Il sistema operativo alla base sarebbe il FreeDos, che è
libero al 100%. GEOS è una GUI che gira su un sistema DOS,
così come KDE e Gnome girano su Linux (e KDE, se non
sbaglio, all' inizio era in parte proprietario, poi è
diventato libero).


> > Qualcuno sarebbe interessato ad usarlo? E se fosse
> > software libero?
 
> beh se fosse software libero (ma veramente libero:
> http://www.gnu.org/distros/free-distros.html)... allora
> la cosa cambia!
> ma non lo è...
 
Ti andrebbe di aderire ad un' eventuale petizione al
riguardo? In fondo, sarebbe sempre un' alternativa in più.

 
> 
> saluti  
> al3xu5 / dotcommon
> 
> --
> Support free software! Join FSF: http://www.fsf.org/jf?referrer=7535
>
> ______________________________________________________________________
> Public GPG/PGP key block
> ID:       
>    1024D/11C70137
> Fingerprint:  60F1 B550 3A95 7901 F410  D484 82E7
> 5377 11C7 0137
> Key download: http://bitfreedom.noblogs.org/gallery/5721/dotcommon.asc
> [ Please, do not send my key to any keyserver! ]
> 
> 




      



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