[AcLab] Scroogle è leale?

Ezu ezules a gmail.com
Ven 8 Gen 2010 13:52:39 UTC


Scusa se non rispondo in modo puntuale alle tue argomentazioni,
molteplici, e che fanno intendere che io stia facendo l'avvocato di
Google oppure del fatto che sono novantagradista del potere
legislativo.

Prendo atto che secondo te l'unico modo per risolvere la questione è
rendersi anonimi in rete (da un punto di vista dell'IP), vista la
pervasività di Google e altri fornitori di ricerca o qualsivoglia
altra funzionalità web è comunque invischiata da Google e le altre
multinazionali.

Prendo anche atto che siccome cerco di capire come funzionano le lobby
e prevenire l'uso strumentale dell'informazione affinché la lobby di
turno spinga il legislatore a legiferare - secondo le proprie
necessità - fa di me una persona novantagradista. Ovviamente mi scuso
se questo possa essere considerato offensivo. Ciò vuol di conseguenza
dire che io mi sbaglio e che leggi come Hadoopi (quella francese detta
anche 'tre botte e via') e altre leggi che stanno girando per i vari
parlamenti europei non esistono. Ne sono felice.

Sinceramente non so se un relay possa essere considerato un 'semplice'
sito web o piuttosto un fornitore di connettività - visto che
tecnicamente a livello IP è una sorta di NAT o sbaglio -, ma sono
contento di sapere che hai giuridicamente escluso che non lo sia.
Visto che è così, i servizi di anomizzazione non sono illegali e tutti
vivono felici e contenti.

Certo se anche dovessero tirare giù servizi come Tor o Scroogle ne
nascerebbero altri e quindi non c'è problema, ma secondo me rimane il
problema della percezione di massa. Bisogna spendersi per per fare
acquisire agli "utenti" proprio questa consapevolezza che manca. Ok:
come? Intendo dire, se non ci siamo riusciti con il software libero, i
creative commons, evidentemente è una questione di come fare.

Giusto per capire, senza secondi fini, mi puoi dire cosa pensi del
movimento Creative Commons?

Grazie delle dritte,
Martino.

2010/1/8 al3xu5 / dotcommon <dotcommon a autistici.org>:
> Il giorno giovedì 07/01/2010 16:42:34 CET
> Ezu <ezules a gmail.com> ha scritto:
>
> [...]
>> Per quanto io possa condividere il tuo punto di vista, circa la
>> necessità e possibilità di proteggersi, credo però che ciò valga
>> esclusivamente per una élite - coloro che conoscono i meccanismi -,
>> mentre la quasi totalità degli utenti 'ignoranti' - nel senso che
>> ignorano sia i meccanismi e non si chiedono come faccia Google ad
>> offrire gratuitamente i propri servizi - è vittima inconsapevole del
>> modo in cui i dati vengono trattati e gestiti dalle aziende e dagli
>> Stati.
>
> quindi si tratta di spendersi per fare acquisire agli "utenti"
> proprio questa consapevolezza che manca
>
>> Tra l'altro affinché i servizi di anonimizzazione - scusate il termine
>> - possano funzionare, è necessario che siano usati da poche persone,
>> altrimenti verrebbero soppressi dagli Stati.
>
> scusate ma non colgo bene il nesso causale... se una maggioranza, più
> grande è meglio è, chiede/pretende qualcosa allora la conseguenza
> automatica dovrebbe essere che questo qualcosa viene soppresso???
> a me pare più facile che avvenga il contrario, e, al limite, che sia
> chi si presenti come soppressore ad essere soppresso....
>
>> Inoltre si
>> rischierebbe, se una crescente fetta d'utenti naviga in modo anonimo,
>> che le lobby della pubblicità spingano i vari Governi a legiferare in
>> materia - un po' come per i diritti d'autore -. Non so se sia il
>> risultato che auspichiamo.
>
> cioé?
>
> se mi danno uno schiaffettino me lo prendo e sto zitto perché
> altrimenti mi riempiono di ceffoni?
>
> se mi tolgono aolo un po' di libertà allora va bene e sto zitto
> perché sennò poimagari me ne tolgono molta di più?
>
> scusa me respingo totalmente un approccio di questo tipo che trovo
> quasi offensivo
>
>> A rischio di sembrare ripetitivo e petulante: secondo me la strada
>> dev'essere un'altra.
>>
>> Credo che solo un forte movimento d'opinione, la élite di cui sopra,
>> che spinga le aziende - google, microsoft, yahoo e chi più ne ha più
>> ne metta - a rendere più trasparenti le proprie pratiche sulla privacy
>> ed il logging possa dare risultati tangibili e per tutti.
>
> attualmente, nel sistema in cui viviamo, se un gruppo ristretto
> di persone (una elite) è in grado di esprimere ed affermare un forte
> movimento d'opinione "interno" al sistema (cioè nei modi e con i mezzi
> ammessi dal sistema stesso) allora questo gruppo è parte integrata del
> sistema stesso... l'elite di cui parli, insomma, non esiste e non
> esisterà... e se esiste una elite, quella E' fatta proprio dai consigli
> di amministrazione di quelle multinazionali...
>
> non credo proprio quindi che questa possa essere una strada utile
>
>> Credo che
>> questi movimenti abbiano già raggiunto risultati concreti, seppure di
>> piccola entità.
>
> mah... i risultati raggiunti sono quelli che è stato permesso loro di
> raggiungere anche perché spesso si tratta di movimenti "addomesticati"
> prima e di risultati "strumentalizzati" poi...
> per esempio basta vedere come ora G, M$ ecc. "sfruttano" il movimento
> "open source" dopo averne limato tutte le "spigolosità" (in primis
> c'erano il software libero e il copyleft...)
>
>> Di certo rendono le aziende più sensibili agli
>> argomenti della privacy, del DRM ed i creative commons.
>
> mah... sensibilità, quando anche sembra ci possa essere, puramente di
> facciata... sensibilità come parte del marketing aziendale...
>
> di fatto poi, la situazione riguardo privacy, DRM, copyright ecc non mi
> sembra sia migliorata certo, anzi...
>
>
> saluti
> al3xu5 / dotcommon
>
> --
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> ______________________________________________________________________
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>
>



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