[AcLab] Ethic license --- dove l'open source non arriva

santec a riseup.net santec a riseup.net
Mar 11 Gen 2011 01:38:37 UTC


> Il giorno lunedì 10/01/2011 09:52:58 CET
> Angelo Rosina <angros47 a yahoo.it> ha scritto:
>
>> > Hanno
>> > pensato che accordarsi, per loro, è più produttivo che
>> > farsi la guerra
>>
>> Questo è un caso particolare, detto "cartello", che si verifica nei
>> casi in cui è presente un oligopolio.
>
> a ben vedere dovrebbe essere invece una situazione normalissima in un
> sistema capitalista: la massimizzazione del profitto implica la
> prevaricazione dei pochi sui tanti... e andando al limite il massimo
> profitto (100% del mercato) finisce in una sola mano, quella del
> monopolista, il perfetto imprenditore eroe del capitalismo!

Si, anche se una qualche forma di cartello oggi è una cosa comune. Ad
esempio i produttori di browser lavorano insieme agli standard HTML.
Oppure pensa alle grandi aziende, che comprano le azioni dei concorrenti,
così se loro vanno male ma il settore in cui operano va bene, riducono le
perdite. Si rendono conto di avere degli interessi in comune. Però in
settori ad alta concorrenza non possono permettersi di accordarsi tra
loro...

Questa è una delle assurdità del capitalismo: la quasi totalità delle
energie produttive vengono usate per difendersi dalla concorrenza, farsi
pubblicità, brevetti, etc, mentre la produzione e la ricerca in sè, a
volte, finiscono per diventare fattori quasi marginali.


> ridicole... parimenti non mi stupisce invece che sia molto facile
> dimostrare, ad esempio, un aggravante associativa per chi partecipa ad
> una manifestazione non autorizzata...

Beh, dimostrarlo non è così facile, infatti non ci riescono quasi mai...
peccato che intanto magari uno si è fatto un anno di carcere preventivo.


> perché mac, windows e anche ubuntu sono (sic!) "prodotti" commerciali
> dietro cui c'è una forte azione di condizionamento fatta dal marketing:
> i "prodotti" diventano simboli di affermazione e distinzione, le persone
> vengono portate a identificarsi con il marchio ed i prodotti ecc.
> ecc. ... ed ecco che il fenomeno che viene fuori...

Questo, però, è tristemente vero anche per le distribuzioni e i progetti
non commerciali. La maggior parte della gente le usa, partecipa ai forum,
etc, per sentirsi parte di "qualcosa di grande"... ma cos'è, alla fin
fine, quel qualcosa? Il nome, il logo, il sito. Altrimenti non si
spiegherebbe la totale mancanza di collaborazione tra i vari progetti.
Penso a chi si occupa esclusivamente di tradurre materiali della FSF,
senza un minimo di selezione, e senza mai fare - manco per sbaglio - un
minimo di discussione.

Ciao!





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