[AcLab] "ehi capo, passiamo al software libero?"

al3xu5 / dotcommon dotcommon a autistici.org
Lun 29 Ott 2012 19:41:18 UTC


Il giorno domenica 28/10/2012 23:39:59 CET
Shark <the_shark a nitroteam.biz> ha scritto:

> Non hai messo in Cc la lista, voleva essere una mail privata? Io ti
> rispondo privatamente, se vuoi poi rispondi pure aggiungendo la lista
> :-).

ooops... una svista
grazie shark, mando la tua risposta in lista


> On Sat, Oct 27, 2012 at 10:01:07PM +0200, al3xu5 / dotcommon wrote:
> > > Ma scusa, non si puo` fare la stessa identica cosa con le stesse
> > > identiche shortcut e comandi su LibreOffice? Avrei ipotizzato di si`
> > > (per quanto contorta sia).
> > 
> > boh, neanche lo so (mi sa che è diverso il modo di selezionare una riga)...
> > ad ogni modo il punto è che questa persona rifiutava a priori l'idea di
> > usare qualosa che non fosse office ms
> 
> E torniamo al discorso che confermo appieno di prima che il problema e`
> la mentalita` della gente.

certo, ma per me il vero problema sono le CAUSE di questa mentalità


> > > Per quanto mi riguarda ritengo sbagliato fare un ragionamento anche
> > > opposto, cioe` software open = bello e funzionante e software closed (o
> > > a pagamento) = brutto e con bug.
> > 
> > ragionando in senso stretto rispetto a funzionalità/funzionamento,
> > ovviamente concordo con te: ci sono software liberi ottimi e altri pessimi,
> > e lo stesso vale per i software proprietari
> > 
> > > Bisogna sempre valutare molti fattori, 
> > 
> > appunto
> > 
> > tra i tanti: sicurezza e privacy (qualsiasi software "chiuso" è
> > intrinsecamente insicuro), aggiornamenti/patch e nuove feature (in genere i
> > software liberi con dietro una community si fanno preferire: microsoft non
> > ti viene a dire se ci sono bug, autodesk neanche ti ascolta se chiedi di
> > cambiare un suo software, oracle se ne sbatte se a te serve una feature
> > particolare...), personalizzazioni (anche rispetto a questo aspetto un
> > software aperto offre dei vantaggi in più)... ecc.
> 
> Solo alcuni appunti. Non e` vero che un software "chiuso" sia
> intrinsecamente insicuro. Sto lavorando anche su questo fronte in
> universita` (e fuori) e  non per forza e` cosi`.
> O meglio, e` intrinsecamente insicuro, ma ci sono metodi (e altri che
> stiamo sviluppando) per fare in modo che un software insicuro (o
> "untrusted" nella letteratura) non sia in grado di rubare le
> informazioni che gli vengono passate.

so che ci sono diversi metodi per verificare cosa fa davvero un software...
ma il problema è che il 99,9999% dei comuni utilizzatori di software
proprietario non ha i mezzi e gli strumenti per fare verifiche di questo
genere, sempre ammesso che si pongano anche solo vagamente questo genere di
problematica...


> Riguardo ad aggiornamenti e patch le aziende se paghi sono OBLIGATE da
> contratto a farteli! Ovviamente non sono obligati ad aggiungere nuove
> feature, ma "solo" a sistemare bug o altro, e secondo me e` quello che
> basta. Anche nel software open se chiedi di aggiungere una feature
> allora ti possono ascoltare o meno, l'unico "dettaglio" e` che volendo
> te la puoi creare tu la feature, usando pero` magari parecchio del tuo
> tempo.

beh, non è un dettaglio da poco
e se non hai tempo o capacità per fare da te le modifiche, basta pagare degli
sviluppatori (cosa che accade abbastanza spesso, soprattutto per aziende e enti
pubblici)

> E non solo: una volta aggiunta una nuova feature bisogna tenerci dietro.
> Ad esempio, ipotizziamo di avere il software open X, a cui ci fai una
> modifica tu perche` ti serve in azienda. Quando esce una nuova versione
> di X a cui sono stati sistemati dei bug dovrai perdere altro tempo (a
> volte meno a volte anche di piu`) per mettere la tua feature anche in
> questa nuova versione! E cosi` via per il resto del tuo tempo :-).

non è detto: basta che non ti tieni la modifica per te e mandi la patch alla
community perché sia integrata nel ramo di sviluppo (anche questa è una cosa
abbastanza normale, anche se la modifica la fa un singolo utente e,
soprattutto, quando le modifiche le fanno aziende o enti)


> Attenzione, non sto dicendo "software chiuso e` bello" e "software open
> e` brutto" o viceversa, sto solo cercando di riportare che in entrambi i
> lati ci sono dei pregi e dei difetti, e a volte personalmente preferisco
> uno o l'altro.

capisco e in astratto concordo
ma sono rari i casi, nella mia esperienza, in cui un software proprietario
-fatta tutta l'analisi del caso- risulta preferibile a uno open/libero, quasi
sempre poi si tratta di casi in cui i "limiti" del software open/libero
derivano dalla presenza di vincoli (principalmente brevetti e/o formati chiusi)
che ne hanno ostacolato lo sviluppo (per esempio i software CAD)


> > e poi, prima di tutto, c'è il discorso "etico"...
> 
> Questo lo capisco fino ad un certo punto. Se per motivi di lavoro devo
> utilizzare un certo tipo di software, ed un software closed magari a
> pagamento mi permette di fare tutto quello che mi serve, mentre un
> software open dovrei perdere tempo a starci dietro allora mi butto a
> capofitto in quello closed e a pagamento.

anche io capisco solo fino a un certo punto questo approccio

se anche mi dovessi mettere nei panni di qualcuno che deve scegliere un software
per lavorarci e che se ne infischia degli aspetti "etici", allora prima di
buttarmi a capofitto in un  software a pagamento ci penserei bene e mi farei
comunque bene i conti: da un lato il TCO del software proprietario a pagamento
(costi di licenza, di aggiornamento, di supporto, costi indiretti per problemi
di interoperabilità, di eventuali migrazioni, ecc. tutti valutati nel tempo),
dall'altro lato il TCO del software open/libero (stessi costi di prima, molti
dei quali vanno a zero o quasi zero, più il costo del mio tempo e/o di qualcuno
che mi dà supporto)... 

se invece sono io a dover fare la scelta, allora per me l'aspetto "etico" conta
e il discorso cambia...


> > si ma attenzione a non confondere le cose: ci sono anche software open/libre
> > che sono a pagamento (per es. alcuni software CAD... e costano pure
> > parecchio...)
> > 
> > inoltre c'è il fatto che tu puoi ottenere un software open/libre
> > gratuitamente e, se la licenza lo consente (come accade di solito) poi puoi
> > modificarlo (per es. per personalizzarlo o aggiungere una particolare
> > feature che ti serve): e per modificare il codice, cosa che viene fatta in
> > genere da aziende o enti, si finisce spesso (soprattutto se il software è
> > vasto e/o complesso) per pagare degli sviluppatori (cioè c'è un costo,
> > anche se diverso: non è un costo per la licenza)
> 
> Scusa, non avevo letto fino a qua e ti ho risposto sopra a questo punto
> :-).

ok
ciao
A
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al3xu5 / dotcommon
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